Provincia di Latina, sette cose da vedere (e fare) assolutamente tra mare e montagna

Provincia di Latina, sette cose da vedere (e fare) assolutamente tra mare e montagna

di Eleonora Giovinazzo
La provincia di Latina si estende per 2.250 km² ed è compresa fra le foci del fiume Astura a nord e la foce del fiume Garigliano. Morfologicamente parlando, il territorio provinciale non è affatto unitario ma è formato da parti nettamente distinte. Da un lato i rilevi montuosi e collinari dei Monti Lepini, dei Monti Aurunci e dei Monti Ausoni che toccano i 1533 m con il Monte Petrella con al loro interno si aprono le piccole piane di Fondi e di Minturno e che raggiungono il mare con la penisola rocciosa di Gaeta, dall'altro la vasta pianura dell'Agro pontino, ricoperta in passato da estese e malsane paludi è stata bonificata negli anni trenta. La provincia fu istituita con il nome di provincia di Littoria il 18 dicembre 1934 comprendendo il territorio appena bonificato della palude pontina e parte dell'antica provincia campana di Terra di Lavoro coincidente con l'area settentrionale del Circondario di Gaeta.

Scopriamo insieme sette cose da vedere e fare assolutamente in provincia di Latina

1 - Piana di Sant’Agostino (Gaeta).  Qui 60 anni fa c'erano vigne, si coglievano meloni, cocomeri, susine, granturco. Era terra di secca ed i frutti che ne uscivano erano di aroma e profumo senza pari. Si tratta della più lunga (ca. 2 km) delle spiagge di Gaeta ed anche quella più frequentata. L'enorme parete rocciosa di Monte Moneta (359 m.) domina la piana con i suoi leggendari strapiombi rossi.
 
 

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2 - Spiaggia dei 300 gradini. Conosciuta anche come la spiaggia dell’Areonauta, è una piccola oasi naturale di pace e relax del litorale laziale. Questa spiaggia, libera e non troppo affollata si trova lungo la via Flacca tra i comuni di Gaeta e Formia, ed è considerata una delle migliori spiagge della Costa del Lazio. La spiaggia è davvero molto lunga, circa un chilometro e mezzo: va detto che gli ultimi 200-300 metri in direzione Gaeta sono destinati da oltre trent’anni alla pratica del naturismo.
 

3 - Palmarola. E’ un'isola situata nell'arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno. Si trova a circa 10 km ad ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell'arcipelago ponziano, dopo Ponza e Ventotene. Chiamata anche "la Forcina" per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell'Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie. L'isola era nota in antichità col nome Palmaria. L'isola è una riserva naturale e, grazie al suo aspetto incontaminato e alla varietà delle sue coste, è considerata una tra le più belle isole del mondo.
 
 

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4 - Tempio di Giove Anxur (Terracina). Sito di interesse Comunitario nel Parco naturale Monti Ausoni e lago di Fondi e Monumento naturale dal 2000, il tempio noto con il nome di Giove Anxur è una grande area sacra sull'originario tracciato della via Appia, la Regina delle strade romane, che attraversava il nodo strategico e militare di Terracina. Attribuita a Giove protettore di Anxur – nome dell'antica Terracina – la vasta area era edificata su più terrazzamenti degradanti con vari edifici di culto, conservati solo in pianta. Il più grande era un tempio con sei colonne sulla fronte e obliquo rispetto al basamento: ma solo le ricostruzioni aiutano ad immaginarne la maestosità. Maestosità che invece è restituita, intatta, dalle imponenti fondamenta, lunghe 60 metri, costituite da dodici enormi arcate aperte sul vuoto.
 

5 - Giardino di Ninfa (Cisterna di Latina). E’ un monumento naturale della Repubblica Italiana situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta. Si tratta di un tipico giardino all'inglese, iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, nell'area della scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino.
 

6 - Parco nazionale del Circeo. Istituito nel 1934, è una delle più antiche aree naturali protette d'Italia. Ubicato lungo la costa tirrenica del Lazio storico, si estende lungo il tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, coprendo una superficie di 5.616 ha e prendendo il nome dall'omonimo promontorio. All'interno del territorio del Parco nazionale del Circeo si trovano alcune riserve naturali statali: riserva naturale Rovine di Circe; riserva naturale Piscina delle Bagnature, riserva naturale Piscina della Gattuccia, riserva naturale Pantani dell’Inferno, riserva naturale Lestra della Coscia, riserva naturale Foresta demaniale del Circeo. 
 
 

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7 - Monti Lepini. Sono una catena montuosa del Lazio appartenente all'Antiappennino laziale, contenuta interamente nel Lazio, sita a cavallo fra le province di Latina e di Roma e con una piccola estensione nella provincia di Frosinone. Da un punto di vista geomorfologico, queste montagne sono caratterizzate da pronunciati fenomeni carsici. Per questo motivo, su questo territorio non è infrequente trovare voragini, grotte e pozzi, che costituiscono motivi d'interesse speleologico fra i più rilevanti del Lazio e di tutta l'Italia centrale. 
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 19:06
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