Un'interfaccia cervello-computer che si differenzia dagli altri strumenti disponibili oggi anche per il basso costo. Damien Perrier sta sperimentando e migliorando il dispositivo grazie al finanziamento popolare - attraverso una piattaforma on line (www.Helloasso.com) - sostenuto da un appello realizzato insieme all'associazione Espoir Charcot, che si occupa delle persone affette, come Damien, dalla malattia di Charcot.
«Io utilizzo un casco per l'elettroencefalogramma - ha spiegato Perrier in un'intervista al Le Figaro - che, attraverso 14 elettrodi registra l'attività del mio cervello. I segnali sono amplificati e inviati attraverso il wifi ad un computer, messo a punto da Maureen Clerc, direttrice all'Istituto nazionale di ricerca informatica e automatica (Inria) francese e da Nathanaël Foy, ingegnere sempre dell'Inria».
Questo computer registra particolari onde cerebrali (p300), che indicano «l'attivazionè di aree del cervello e che guidano il computer nell'individuare le lettere che Perrier sceglie.
Il sistema non permette, al momento, altre attività, come aprire una mail o navigare, possibile, invece, con i puntatori oculari utilizzati oggi dai malati di Sla o altre malattie degenerative per scrivere e parlare grazie all'intercettazione da parte del sistema dei movimenti degli occhi.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Ottobre 2016, 22:17
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