Tennis, Musetti: «Paragonarmi a Sinner adesso non ha senso. Le critiche? Ci sono sempre state, a volte gratuite»

Tennis, Musetti: «Paragonarmi a Sinner adesso non ha senso. Le critiche? Ci sono sempre state, a volte gratuite»

di Fabrizio Ponciroli

Dopo essersi ritirato agli Internazionali d'Italia di tennis a Roma, Lorenzo Musetti cerca il pronto riscatto al Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento premium della categoria ATP Challenger 175, al via al Circolo della Stampa Sporting di Torino. Il carrarese è testa di serie numero 1 e punta a fare un grande torneo, così da arrivare al top al Roland Garros.

Credit Photo: Francesco Panunzio

Come sta fisicamente dopo i problemi di salute a Roma?
«A Roma sono sceso in campo per onorare il torneo ma, come credo si sia visto, non c'erano proprio energie. Il dover rimanere in campo con febbre e virus mi ha debilitato. Comunque ora sto bene».

Al Roland Garros dovrà difendere tanti punti conquistati lo scorso anno...
«Non vado al Roland Garros per difendere i punti conquistati lo scorso anno ma ci andrò di fare più strada possibile e, perchè no, cercare di superare gli ottavi di finale. In uno Slam non ci sono mai riuscito. Comunque, in questo momento, il mio obiettivo è di fare bene qui a Torino».

Il suo coach ha dichiarato che ci sono troppe critiche nei suoi confronti e che il paragone con Sinner non sia un bene...
«Il paragone con Sinner c'è sempre stato. Paragonarlo adesso a Jannik a poco senso perchè lui è quasi numero 1 al mondo, ha vinto uno Slam e ha fatto esperienze più importanti rispetto a me. Inoltre, abbiamo due tennis completamente diversi. Critiche? Ci sono sempre state, a volte anche abbastanza gratuite ma non solo nei miei confronti. In Italia, soprattutto, i media ti esaltano e ti abbattono con una facilità imbarazzante. Purtroppo, è solo in Italia così».

Il nervosismo è il limite su cui lavorare maggiormente?
«Sicuramente devo lavorarci. Facile dirlo qui, più difficile riuscire a gestirmi in campo sotto stress».

Quest'anno ci saranno anche le Olimpiadi... Oltre al singolo, magari anche il doppio?
«Sempre bello poter partecipare ad un evento del genere. Chiaro, per un giovane tennista il sogno è vincere uno Slam ma indossare la maglia azzurra è sempre una bellissima cosa. Doppio? Vedremo, deciderà il capitano Filippo (Volandri, ndr)».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2024, 18:51
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