Le giocatrici della nazionale femminile spagnola in una nota congiunta fanno sapere che non torneranno a giocare nella seleccion «se rimarrano in carica gli attuali dirigenti», un riferimento ovviamente a Luis Rubiales, presidente della Federazione, ma anche al Ct Jorge Vilda. Inoltre, nella stessa nota Jenni Hermoso, smentendo clamorosamente Rubiales, assicura che «in nessun momento» ha «acconsentito al bacio» con lui.
La difesa
«Non mi dimetto». Luis Rubiales lo ha ripetuto forte, ben cinque volte. Il presidente della Federcalcio spagnola, dopo giorni di bufera per il bacio alla giocatrice della nazionale senza il suo consenso, ieri aveva fatto trapelare che avrebbe lasciato. Oggi invece il colpo di scena all'assemblea della Federazione: non solo non ha mollato il suo incarico ma è andato all'attacco, definendosi vittima di «un falso femminismo» e andando allo scontro totale con la stragrande maggioranza della società spagnola, tracimato ormai ben oltre i margini della cronaca sportiva.
Una sfida frontale, valoriale, contro il senso comune di un Paese intero che ha già bocciato la condotta di Rubiales.
Tornando al suo intervento incendiario all'attesissima assemblea straordinaria della Federazione, invece di scusarsi Rubiales ha ribaltato il copione. È andato sul palco e ha tirato fuori le unghie, citando una dopo l'altra le ministre di sinistra Irene Montero e Ione Belarra che lo hanno accusato di abusi, minacciando di portarle davanti a un tribunale. «Vorrei sapere cosa pensano delle loro parole le donne che hanno subito violenza», ha replicato aggressivo. Quindi ha denunciato una sorta di «assassinio sociale» nei suoi confronti, assicurando che intende difendersi «come ogni spagnolo in ogni sede», convinto «di non aver fatto nulla di male».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Agosto 2023, 22:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA