Roma, Pallotta: "L'Atletico Madrid il nostro
modello. Una vergogna avere Tavecchio"
di Francesco Balzani
Importante è stato anche il colloquio che il presidente ha avuto 7 giorni fa con Benatia accostato nelle ultime ore proprio al Real: «Voglio mettere in chiaro che il giocatore non è mai stato in vendita. Non abbiamo ricevuto un'offerta e non abbiamo intavolato delle trattative. Mehdi è un giocatore della Roma e lo sarà anche l'anno prossimo. È importante, sia dentro che fuori dal campo».
Il mercato però sia in entrata che in uscita non è finito qui: «Nel calcio mai dire mai, ma non vogliamo privarci dei nostri migliori giocatori. Non vogliamo smantellare una squadra che nel corso degli anni abbiamo costruito, offrendo contratti pluriennali. Ovviamente ci sono arrivate offerte perché abbiamo grandi giocatori. Loro sono tutti uguali per me, tranne Totti».
Ma una cessione sarà necessaria per riequilibrare il bilancio? «Assolutamente no», risponde stizzito Pallotta. Il sorriso di Jim si spegne definitivamente quando esce fuori il nome di Tavecchio: «La nostra posizione è stata chiara ben prima della questione razzismo. Tavecchio è un candidato che non ci rappresenta. Le sue sono state dichiarazioni imbarazzanti e umilianti per l'Italia. Non capisco come altri club possano continuare a sostenerlo. Non sarà mai il nostro presidente federale».
Altra grana quella legata al nuovo stadio (domani andrà in scena la Conferenza dei servizi): «In qualsiasi progetto di questa portata ci sono voci discordanti, ma noi siamo molto trasparenti e daremo migliaia di posti di lavoro». Infine un paio di annunci: «Approfondirò i discorsi per l'acquisto di un americano (Yedlin, ndr). Poi ci sarà un comunicato relativo alla collaborazione tra la Roma e alcuni vivai della Major League».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 12:13
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