Roma, De Rossi ora deve evitare i
soliti errori. Si rivedono i terzini

Roma, De Rossi ora deve evitare i ​soliti errori. Si rivedono i terzini

di Francesco Balzani
ROMA – Arrabbiato, e forse anche un po' pentito. Il giorno dopo la squalifica per 3 giornate, comminata dal giudice sportivo, De Rossi sceso in campo a Trigoria ad allenarsi pur sapendo che dovr restare ai margini per quasi un mese.





L'umore? Nero. Colpa di quel pugno a Icardi nel primo tempo di Roma-Inter e delle 14 telecamere sparse per il campo che lo hanno incastrato, rovinando in parte la stagione del riscatto di Daniele punito anche da Prandelli. Il vero danno però De Rossi lo ha fatto alla sua Roma. Garcia, infatti, dovrà fare a meno di lui per la trasferta di Napoli e poi per le sfide a Udinese e Chievo (salvo che il ricorso vada a buon fine e le giornate diventino due) in un punto cruciale della stagione e con Pjanic e Strootman non al top. E se davanti ai microfoni il tecnico ha difeso a spada tratta il suo giocatore, negli spogliatoi si è fatto sentire. Sono tornate le solite critiche da parte di alcuni tifosi. «Prende 6 milioni, non se lo può permettere» e «A 30 anni devi crescere» le più ricorrenti.



Difficile però dargli torto. De Rossi, infatti, si era già macchiato 4 volte di episodi simili: la gomitata a McBride che gli fece saltare quasi tutto il Mondiale 2006 (4 giornate), quella a Bentivoglio nel 2011 (3 giornate) e a Srna in Champions (altre tre) e infine il cazzotto a Mauri nel derby dell'11 novembre 2011 perso per 3-2 che lasciò la Roma in 10 dopo 48' e che gli costò ulteriori 3 giornate di stop. A queste si aggiungono altri 6 turni per diffide ed espulsioni varie (in totale 7, una in meno di Balotelli e 4 meno di Totti). Il totale fa 22. Troppi per un giocatore così esperto e così stimato da compagni e avversari proprio per la sua correttezza, ma al quale evidentemente in certi momenti “si tappa la vena” tanto per citare Prandelli. «Daniele è già caduto in queste situazioni, ma non sono comportamenti in linea con la persona che è», ha dichiarato ieri Malagò. Non è l'unico a pensarla così.



RIENTRANO MAICON, BALZARETTI E DODÒ L'emergenza terzini è finita. Ieri alla ripresa degli allenamenti (senza 10 nazionali) si sono rivisti in campo Dodò, Balzaretti e Maicon. Il primo sarà a disposizione per la trasferta di Napoli e ha svolto l'intero allenamento coi compagni, mentre Balzaretti avrà bisogno di un'altra settimana per recuperare il tono muscolare visto che è fermo da novembre. Maicon ha svolto lavoro differenziato ma la lesione alla coscia si è assorbita e già oggi dovrebbe tornare in gruppo ed esserci per la sfida al “nemico” Benitez.

Più complesso il capitolo Totti. Il capitano ieri ha lavorato in palestra e sul tapis roulant e oggi dovrebbe tornare a correre da solo sul campo. Totti è fermo da 20 giorni per un versamento al gluteo sinistro rimediato al derby e peggiorato nei 20' di Napoli in coppa Italia. Doveva essere un breve stop (10 giorni) ma i tempi di recupero si sono raddoppiati. A Napoli dovrebbe esserci, almeno in panchina. Poco ottimismo anche a centrocampo. La squalifica di De Rossi e le condizioni di Pjanic (che dovrebbe essere risparmiato in nazionale contro l'Egitto) potrebbero spingere Garcia a tornare al 4-2-3-1 con Nainggolan e Strootman davanti alla difesa.

Mercato: Lamela vorrebbe tornare in Italia e la Roma potrebbe pensarci. L'osservatore dello United venuto a vedere Benatia sul taccuino ha segnato anche il nome di Romagnoli.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Marzo 2014, 08:27

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