Milan, Galliani e Mihajlovic strigliano
la squadra. Oggi arriva Mr. Bee

Milan, Galliani e Mihajlovic strigliano ​la squadra. Oggi arriva Mr. Bee

di Luca Uccello
MILANO - Adriano Galliani alza la voce. Lo fa a Casa sua, a Milanello. Un faccia a faccia prima con Sinisa Mihajlovic a pranzo, poi con la squadra riunita al completo nella sala conferenza. Si parla di toni forti usati per rinfacciare ai giocatori la sconfitta di Genova, nata dal secondo tempo di Udine.





Toni accesi per richiamare tutti i giocatori a dare di più e a svegliarsi fin da subito, fin che c'è tempo. «Bisogna tirare fuori gli attributi e non regalare più primi tempi e giocare compassati. Non può non esserci alcuna differenza dopo 90 milioni spesi sul mercato...».



Questo il pensiero espresso prima da Sinisa che ha chiesto ai suoi giocatori di tornare «a fare il Milan», poi da Galliani stanco di vedere una squadra che in campo non dà quello che può. Un'ora di confronto, o meglio monologo, tanto che l'allenamento del pomeriggio è stato posticipato. Un intervento diverso dai precedenti, con altri allenatori. In questa occasione Galliani, in accordo con Mihajlovic, ha voluto spedire un messaggio chiaro ai giocatori: fiducia piena nei confronti del tecnico da parte della società pronta ad assecondarlo nelle sue scelte.



Una società che non può essere soddisfatta ancora dei risultati sul campo ma non certo del lavoro del serbo come gli è stato riconosciuto anche dallo stesso Berlusconi che telefonicamente in questi giorni si è confrontato direttamente con lui.

Ora la palla passa alla squadra che deve dimostrare di meritare la maglia del Milan. I tifosi stanno col tecnico, diversa l'analisi di Gianni Rivera: «C'è poco gioco, c'è poca fantasia in mezzo al campo: è quello che non è stato cambiato. C'è questo grande investimento sull'attacco, se poi però non lo fai anche per gli altri reparti è troppo poco, tanto è vero che se gli attaccanti non si inventano qualcosa da soli non si creano situazioni pericolose...».



BEE ARRIVA OGGI Una festa dolce-amara per Silvio Berlusconi festeggiato ieri sera a Villa Gernetto in Brianza per il suo 79esimo compleanno. Una grande torta, le candeline e un assegno da dieci milioni da versare come penale alla Fondazione Fiera per il passo indietro, voluto dallo stesso presidente sul progetto stadio.

Un ritiro preso non benissimo dalla figlia Barbara e nemmeno dall'Inter di Thohir. Una festa rovinata per fortuna solo a metà perché Bee Taechaubol è atteso a Milano questa mattina (è partito ieri in serata dall’aeroporto di Bangkok) per partecipare ad un vertice operativo al quale presenzierà, con ogni probabilità, anche Silvio Berlusconi, pronto alla cessione del 48% delle quote rossonere.

Il Milan è pronto ad accogliere per 480 milioni di euro nel cda il broker thailandese, destinato in futuro a rilevarne la maggioranza, che si è messo in viaggio nella tarda giornata di ieri dopo che si era diffusa la notizia che Mr Bee avrebbe chiesto un rinvio di almeno un mese. Dal rallentamento delle operazioni all'accelerazione improvvisa, con il futuro del Milan in attesa di novità che potrebbero, chissà, arrivare davvero a breve. Il closing è a un passo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Settembre 2015, 18:25

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