Con un colpo di testa Gianluca Mancini ha regalato alla Roma la vittoria nella stracittadina, dopo un periodo di digiuno sotto l'era Mou. Alla fine della partita, dopo l'accenno di rissa tra i giocatori delle due squadre, i giallorossi sono andati sotto la Curva Sud per festeggiare con i tifosi. Qui l'uomo vittoria ha imbracciato una bandiera con un topo stampato in primo piano, incorniciato dai colori biancocelesti.
Il gesto è rimbalzato su diverse pagine social prima e sui giornali poi. «Non volevo offendere nessuno - ha detto Mancini -, ho esultato con i miei tifosi. Un po’ di goliardia ci può stare, sono partite intense. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, ma sono cose che nascono e finiscono lì. Senza mancare di rispetto a nessuno chiedo scusa, volevo solo festeggiare con i tifosi». Un gesto avventato insomma, ma non intenzionale, arrivato sull'onda di una vittoria che mancava da tempo alla sua squadra e ai tifosi che rappresenta.
La Figc apre un'indagine
Non sembra pensarla così la procura della Federcalcio, che ha aperto un'indagine sull'episodio incriminato. La procura ha già acquisito i video dell'episodio e l'accusa sarebbe quella di violazione dell'art. 4 del codice di giustizia sportiva che fa riferimento al dovere di tenere una condotta generale rigorosamente ispirata «ai principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva».
Dell'episodio del derby con Mancini e la bandiera anti-Lazio ha parlato anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina: «Sono stato informato che la Procura ha aperto un fascicolo, è in atto una verifica», ha detto il numero uno del calcio a margine dell'inaugurazione del nuovo centro sportivo del Palermo.
Cosa rischia Mancini
Mancini adesso potrebbe andare incontro a due strade: la prima vede la squalifica, la seconda invece una multa.
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Aprile 2024, 16:06
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