Luis Enrique e Guardiola, non perde nessuno:
sui giornali ci sono complimenti per tutti

Luis Enrique e Guardiola, non perde nessuno: sui giornali ci sono complimenti per tutti

di Benedetto Saccà
La semifinale di Champions League tra il Bayern Monaco e il Barcellona ha regalato uno spettacolo grande a tutta l’Europa. Combattuta, densa di gol, ricca di prodigi e di meraviglie. Come si sa, l’hanno superata i blaugrana di Luis Enrique, inchiodando i bavaresi di Pep Guardiola a un risultato «aggregato» di 3-5 e planando leggeri alla finale di Berlino. L’andare della sfida di ritorno ha però premiato i tedeschi, che hanno inseguito il sogno, anzi il miracolo, della rimonta per lungo tempo.



È stata una bella esibizione di orgoglio, di capacità, di talento: e l’esito finale (3-2), in fondo, contribuisce a spiegare molto. «Barça troppo grande per un miracolo», ha titolato la Bild, questa mattina. Insomma, la stampa tedesca non ha innescato la miccia della critica più feroce, tutt’altro: ha apprezzato lo sforzo del Bayern nella totale certezza che la squadra potrà ambire presto a conquistare la Champions.



Dall’altra parte, i media spagnoli, specie i catalani, hanno aperto il rubinetto della gioia per celebrare l’impresa compiuta da Luis Enrique. «¡A la final!», ha urlato in prima pagina Sport. Cui ha fatto eco il Mundo Deportivo, che ha allungato lo sguardo alla sfida del 6 giugno all’Olympiastadion: «¡A Berlin!». Sottilmente diabolico il titolo scelto dal madrileno (e un po’ madridista) Marca per commentare la gara di ieri: «La gloria a un solo passo». Ma con Leo Messi, Suarez e Neymar, 114 gol stagionali in compagnia, tutto è più facile. E nulla appare impossibile.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2015, 20:40