Acerbi contro de Vrij, la sfida centrale per lo scudetto
di Emiliano Bernardini
PRESENTE E PASSATO
Le ferite del passato curate grazie a San Francesco. Acerbi è arrivato alla Lazio l’estate dopo il tradimento. E’ arrivato in punta di piedi ma grazie al suo carisma e al suo essere sempre presente ha ricominciato a far battere il cuore biancoceleste. Toglieteci tutto ma non il nostro Acerbi è lo slogan più diffuso. Fortemente voluto da Inzaghi, l’ex Sassuolo ha dimostrato al mondo ma anche a se stesso di essere un grande giocatore. Uno da Nazionale. Non è un caso, infatti, che il ct Mancini lo abbia inserito in pianta stabile nella sua Italia da record. Anche Francesco cercava l’occasione del riscatto dopo aver buttato via la chance al Milan. Ha sofferto, è caduto, si è rialzato e ora guarda tutti dall’alto in basso. Senza spocchia, sia chiaro. Ha preso i suoi nuovi compagni per mano diventando un punto fermo della difesa di Inzaghi: 82 presenze su 83 partite, ne ha saltata solo una per squalifica lo scorso anno. Un totale di 7.346 minuti giocati. la ciliegina sulla torta? I 6 gol segnati di cui uno con la maglia Azzurra. Un combattente, non a caso leone è il suo soprannome. Guerriero sì, ma con il cuore gentile. Nello spogliatoio ci ha messo poco a diventare un leader. I suoi siparietti con Immobile sono un cult. «Ciro dove sei?» ha scritto ieri a corredo di una sua foto mentre abbraccia una sedia vuota con tanto di hashtag #SanValentino. «Ti ho detto che a San Valentino dovevo stare con Jessica ma domani stiamo insieme te lo prometto» la risposta di Immobile. «Calma» il commento a chiusura della moglie di Ciro. E giù risate di tutta la squadra. Nel giorno che celebra l’amore de Vrij è una ferita che torna a sanguinare. Con l’Inter ha giocato 64 gare su 82 totali, 5686 minuti conditi da 2 gol. Uno, decisivo proprio nel derby di domenica sera. «Alla Lazio anni indimenticabili. Il loro successo non mi sorprende» le parole dell’olandese. Per Conte è diventato insostituibile, per Inzaghi solo un ricordo.
LO SHOW DI BRIGA E CASTA
Partita da tutto esaurito quella di domani sera. Saranno quasi 60 mila i tifosi presenti all’Olimpico. La Lazio ha preparato un grande show per introdurre la partita. Prima del fischio d’inizio si esibiranno Briga e il violinista elettronico Andrea Casta entrambi tifosissimi della Lazio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Febbraio 2020, 15:50
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