Allenatore della Lazio dal 2005 al 2009, Delio Rossi di derby se ne intende e anche questa volta lo seguirà da spettatore interessato.
Questa intervista fa parte dell'inserto di Leggo su Lazio-Roma che verrà distribuito domenica allo Stadio Olimpico prima della partita delle ore 18
Mister che partita sarà?
«Una partita già particolare che questa volta lo sarà ancora di più perché c’è in palio molto di più del primato cittadino e secondo me conterà molto di più per la Roma».
Perché per la Roma?
«Perché sta dietro in classifica e se non fa risultato rischia di perdere terreno da una diretta concorrente per la Champions».
Che gara si aspetta?
«Il derby sfugge a qualsiasi regola ma certamente non mi aspetto una gara aperta».
Vincerlo può dare una spinta nella lotta per un posto in Champions?
«Sì, perché chi lo vince ha tutti i benefici mentre al contrario chi lo perde ha tutte le problematiche. Vengono tutte e due da gare poco convincenti e c’è stata la coppa di mezzo, il rischio è quello di subire un forte contraccolpo psicologico, come ci insegna la storia di questa partita».
In casa Lazio mancherà un certo Ciro Immobile, quanto peserà la sua assenza?
«Tantissimo perché Immobile e uno che li conosce bene i derby, li ha vissuti e decisi e poi è il capitano e uomo Lazio, solo che non si può pensare a chi è assente ma a chi invece lo giocherà perché non si può fare altrimenti».
Che cosa succede a Milinkovic?
«Sinceramente per dare un giudizio dovrei conoscere il ragazzo e per conoscerlo dovrei allenarlo.
Il derby potrebbe essere la gara della sua svolta...
«Di solito i grandi giocatori sono quelli che fanno la differenza nelle gare che contano e siccome lui è un grande giocatore, può essere davvero una grande opportunità. Se uno ha un po’ di sangue nelle vene, queste sono le gare per dimostrarlo. È inutile fare quattro gol contro la Cremonese, bisogna essere decisivi in partite come il derby».
Che cosa deve temere la Lazio?
«La Roma è una squadra solida che non regala nulla allo spettacolo e gioca più per annientare il gioco avversario che per proporre il suo. A parte la gara contro il Salisburgo, non ho mai visto una Roma trascendentale, però è caratteriale e con tanti grandi giocatori».
La Lazio meriterebbe di andare in Champions?
«È stata costruita per cercare di andarci ma in questo momento, Napoli a parte, vedo squadre difettate che non meritano la Champions. Credo sia arrivato il momento di spingere sull’acceleratore».
Il derby che ricorda con più piacere?
«Il 3-2 con la rete di Behrami (del 2008, ndr), quello del testa e cuore vinto all’ultimo secondo dopo essere andarti sotto. Ho sempre giocato i derby da sfavorito e vincere così è stato bellissimo, il massimo per i tifosi».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 06:00
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