Zoff: «La verità è che i nostri giovani si stanno disamorando del calcio»
Zavaglia: «Acquistare stranieri frutta commissioni più alte...»

Zoff: «La verità è che i nostri giovani si stanno disamorando del calcio» Zavaglia: «Acquistare stranieri frutta commissioni più alte...»

di Timothy Ormezzano e Enrico Sarzanini
Anche nel mondo del calcio ha fatto irruzione lo slogan “Prima gli italiani”, approdato in politica ad opera del leader leghista Matteo Salvini. Lunedì il vicepremier, ministro dell’Interno, su Leggo ha applaudito all’appello lanciato dal ct della Nazionale Roberto Mancini: «Mai così pochi giovani italiani in campo in serie A, allenatori abbiate più coraggio». «Bravo Mancio - il commento di Salvini - vanno posti dei limiti all’uso di calciatori stranieri che tolgono il posto a tanti talenti nostrani». Oggi sul tema abbiamo sentito il parere di un Mito come Dino Zoff, portiere campione del mondo nell’82 ed ex ct degli Azzurri. E Franco Zavaglia, esperto procuratore di calciatori che conosce bene i risvolti politici e di business del calcio italiano.

Zoff: «La verità è che i nostri giovani si stanno disamorando del calcio»

Timothy Ormezzano
Dino Zoff, i club italiani sono stati invitati dal ct Mancini a far giocare di più i giovani. Cosa ne pensa?
«Penso che quelli bravi giocano: è la legge del campo. Il fatto è che adesso ci sono molti meno ragazzi che si avvicinano al calcio. E, quindi, meno possibilità di vederne molti arrivare in alto. Crescere giovani calciatori è nell’interesse di tutti».
Da ex ct, nonché unico italiano ad aver vinto sia un Mondiale che un Europeo, a chi darebbe le chiavi della porta azzurra?
«Non è un mio problema scegliere tra Donnarumma, Perin e Sirigu. Posso però felicemente constatare che la scuola italiana sta producendo ottimi portieri, quasi come una volta».
Tutti aspettano i primi gol di Cristiano Ronaldo. Anche lei?
«Ronaldo ha sempre segnato e continuerà a farlo. Credo che possa tranquillamente realizzare una trentina di gol già soltanto in serie A. Una quota che ai miei tempi era praticamente inimmaginabile. La convivenza tra lui e Dybala? Allegri sin qui ha fatto grandissime cose, conquistando quattro degli ultimi sette scudetti bianconeri. Sono sicuro che avrà altre intuizioni vincenti».
Secondo Messi la Juve di CR7 è la grande favorita per la Champions League. 
«Io vedo molto bene le squadre inglesi, soprattutto il Manchester City. La Juve comunque è di quel livello, così come il solito Real Madrid e il Liverpool. Non sarà semplice, certo, ma i bianconeri hanno fatto un grande lavoro sul mercato proprio in ottica Champions».
E in Italia? Qual è secondo lei l’anti-Juve più accreditata?
«È ancora presto per emettere sentenze. Ne sapremo un po’ di più alla ripresa, dopo la sosta internazionale. Avverto molto scetticismo intorno alle milanesi, ma sia il Milan che l’Inter possono fare assai bene. Quanto alle romane, si dice che i giallorossi abbiano cambiato troppo, ma confido nel lavoro di Di Francesco e quanto alla Lazio penso che possa fare addirittura meglio dell’anno scorso».
Passando al Napoli, Ancelotti dovrebbe ripristinare i titolarissimi o continuare con il turnover?
«Non mi sento davvero di dare consigli a uno come Ancelotti, un tecnico che ha vinto dappertutto e sa bene come far rendere al meglio la squadra in Italia e in Europa».

Zavaglia: «Acquistare stranieri frutta commissioni più alte...»

Enrico Sarzanini
«Il problema dei pochi italiani in Nazionale? Risolvibile». Parola di Franco Zavaglia, storico procuratore: «Bisogna obbligare le società di serie A a schierare almeno un under 21 italiano. In questo modo sarebbero costrette a tenere più giovani in rosa e allo stesso tempo potremmo valorizzare il nostro patrimonio». Anche perché secondo l’agente di talenti italiani ce ne sono parecchi: «Ma quando proviamo a portarli nelle prime squadre la questione diventa complicata. In Europa under 19, 20 e 21 hanno delle rose abbastanza competitive, poi però i ragazzi si smarriscono e si perdono perché non trovano spazio nelle rispettive società».
Secondo Zavaglia si dovrebbero cambiare il sistema calcio in Italia: «Per un agente è più facile acquistare giocatori all’estero anche perché le commissioni sono più alte rispetto a quelle italiane. Dovremmo adeguarci al sistema internazionale e far rispettare le regole». Una situazione che però nessuno sembra voler cambiare: «In Italia è una giungla di persone che fanno i procuratori: dagli allenatori passando per i direttori sportivi che creano società ad hoc per farci confluire i giovani che hanno sotto il loro dominio, che poi costringono a firmare delle procure che per il genitore diventano un deterrente. Questa situazione l’hanno voluta i dirigenti del calcio italiano. Siamo commissariati da tempo e le regole non vengono rispettate: società che avrebbero dovuto essere ripescate sono fuori. Quando doveva essere eletto il Presidente della Figc i vertici non si sono messi d’accordo perché ognuno cercava la propria poltrona».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Settembre 2018, 09:29

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