Keita: "Lazio, ti riporto in alto. Io, Candreva
e Felipe come Messi, Suarez e Neymar"

Keita: "Lazio, ti riporto in alto. Io, Candreva ​e Felipe come Messi, Suarez e Neymar"

di Enrico Sarzanini
ROMA – Tornare protagonista. Ecco il proposito di Keita per il 2016. L'inizio dell'anno è stato col botto: il suo gol ha dato il via alla vittoria corsara contro la Fiorentina. Ma non basta perché lo spagnolo-senegalese, utilizzato con il contagocce da Pioli, adesso punta a tornare titolare: «Vado verso le 100 presenze (è a quota 83, ndr) con la Lazio – ha detto a Lazio Style Radio - ma io le voglio ampiamente superare».


Domenica un'altra trasferta a Bologna, poi il 20 la sfida di coppa Italia da dentro o fuori contro la Juventus. Keita spera che lo stadio torni a riempirsi nonostante la protesta: «Stiamo bene e siamo consapevoli di quello che facciamo ma la gente deve credere di più in noi e darci supporto anche quanto giochiamo in casa. L'Olimpico deve essere una bolgia, tutti insieme noi in campo e loro fuori. In questo modo sarà difficile per chiunque batterci».

Pioli lo vede come alternativa a Felipe Anderson così lancia una proposta al tecnico: «Con Candreva saremmo un bel trio, possiamo fare la concorrenza a Messi, Suarez e Neymar (ride, ndr). Possiamo fare il 4-2-3-1 con Felipe Anderson trequartista, potrei fare l'allenatore...». Dice di somigliare a Cristiano Ronaldo, ribadisce la sua forte amicizia con Anderson e per un attimo fa un tuffo nel passato, quando in estate illuse tutti i tifosi della Lazio con quel gol al Bayer Leverkusen: «È un'emozione unica il gol in Champions, è stato veramente bello e sentito, peccato per la sconfitta nella gara di ritorno...».

Chiuso l'amaro capitolo il pensiero è tutto alla trasferta di Bologna: «Fuori casa è tutto molto diverso: a Firenze si vedeva la gente che ci dava il supporto positivo. È quello che dicevo, l'Olimpico deve essere più con la squadra anche se si sbaglia, tutti possono sbagliare. Magari si crea un clima in cui il giocatore si demotiva e ha meno fiducia, tutti uniti: dentro e fuori».

Keita fa comunque una promessa: «Non sta andando male, ma possiamo e dobbiamo fare di più. Abbiamo la voglia, l'intenzione e la possibilità di risalire la classifica».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Gennaio 2016, 10:52

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