Stasera Juve-Fiorentina, Allegri:
"Voglio la decima Coppa Italia"

Stasera Juve-Fiorentina, Allegri: ​"Voglio la decima Coppa Italia"

di Timothy Ormezzano
TORINO - La Juve sogna il triplete, ma intanto cerca la doppietta: quarto scudetto consecutivo e decima Coppa Italia. «Abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo: arrivare a marzo in corsa in tutte le competizioni - annuncia Allegri -. Ma nessuno ci regalerà niente. E il campionato è sempre aperto, finché la matematica non darà certezze».





Non chiamatela coppetta. Questa sera (ore 20.45), semifinale di andata contro i cari nemici della Fiorentina, si farà sul serio, come dimostra lo Stadium sold out. «Dopo vent'anni di digiuno, abbiamo il dovere di provare a vincere la Coppa Italia», sprona Allegri, determinato a regalare alla Signora quel trofeo che non le ha mai dato Conte.

Il tecnico fa pretattica. Assicura che in campo scenderà «la migliore formazione possibile». Anche perché, nonostante le molte assenze, «la Fiorentina è una delle squadre più in forma del torneo: gioca un buon calcio a livello tecnico e ha una buona condizione psicofisica».



Con lo scudetto praticamente in ghiaccio, Allegri si dice pronto a mettere la Coppa Italia davanti al campionato: «Magari contro i viola sceglierò chi ha sin qui giocato di più e farò qualche cambio lunedì contro il Sassuolo». Ma poi si contraddice: «Contro i viola avrò bisogno di forze fresche». Nell'allenamento di rifinitura Allegri ha provato un 4-3-3 simile a quello impiegato a Parma: davanti a Storari l'inedita coppia formata da Ogbonna e Barzagli, quest'ultimo pronto a rientrare dopo un calvario durato quasi dieci mesi, a centrocampo i titolarissimi e in attacco il tridente di scorta Pepe-Llorente-Coman.



Ma più del modulo e degli interpreti conterà l'atteggiamento. Guardia più alta sui calci piazzati, visto che tre dei sei gol incassati nelle ultime cinque uscite sono arrivati sugli sviluppi di angoli o punizioni. E, soprattutto, guai a ripetere certi cali di tensione: «Le partite non finiscono mai - conclude Allegri -. All'Olimpico, dopo 70 minuti, abbiamo staccato la spina. Era successo anche a Cesena? Si vede che non abbiamo ancora capito la lezione». Troppo can can per un paio di errori? Forse sì, ma non per chi sogna il triplete.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2015, 16:03

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