Ieri l'annuncio, oggi le prime parole. La nuova era della Salernitana targata Filippo Inzaghi è ufficialmente cominciata, con il presidente Danilo Iervolino al fianco del suo nuovo allenatore in occasione della conferenza stampa di presentazione: «Questa volta ci eravamo promessi con il direttore di fare un casting, ma ci siamo fermati al primo nome, non abbiamo avuto nessun rifiuto. La prima persona che abbiamo incontrato è stata Inzaghi e lì ci siamo fermati. Leggo tante cose disordinate, per cui è giusto che oggi io faccia chiarezza su altri aspetti. Abbiamo investito 20 milioni per trattenere Dia e Pirola, nessuna piccola squadra ha investito come noi. Quando si dice che la Salernitana non ha fatto una campagna acquisti importante è scellerato, abbiamo fatto investimenti che nessuno ha mai fatto a Salerno. Poi abbiamo comprato diversi calciatori, preso in prestito con diritto Cabral e Martegani. Ribadisco che la squadra si è rinforzata e sfido chiunque a dire il contrario. Sta rendendo meno, non ha il carattere dell’anno scorso e forse è anche colpa nostra. Qualcosa l’abbiamo sbagliata anche dall’interno. Abbiamo già investito circa 65 milioni e per mantenere questa rosa ce ne vorranno altri 20: il differenziale tra incassi e spese sarà di circa 20 milioni di fabbisogno, c’è un sacrificio economico della società. Siamo al terzo anno di fila in serie A e sono convinto che ci rimarremo. Ce la metteremo tutta, però basta con le mortificazioni e con le minacce».
Le parole di Inzaghi
Dopo il presidente la parola è passata a Inzaghi: «Avevo detto che volevo riposarmi, ma la chiamata della Salernitana è stata travolgente. Ringrazio il presidente per la fiducia, guardavo il telefono ogni momento e aspettavo proprio questa chiamata. Io e il mio staff possiamo finalmente tornare a lavorare come ci piace. Voglio fare un in bocca al lupo a Paulo Sousa, so cosa passa nella testa di un tecnico, ha fatto molto bene e cercherò di salvare la squadra e valorizzare i giocatori. Se sono qui vuol dire che ci credo. Il pubblico, oltre alla società, è stata la cosa che mi ha fatto venire qui, quando venivo a giocare all'Arechi mi preoccupava uno stadio in cui nel riscaldamento non riuscivo a parlare coi compagni. Moduli? In questo momento parlarne è prematuro. Bisogna riportare entusiasmo, convinzione, lavorerò sul far tornare i giocatori spensierati, devono capire che possono giocarsela con tutti. Non ci salviamo con i nomi, ma con i fatti. Non posso fare promesse ma solo dire che se diranno che la squadra non lotta avrò perso e potrò andare a casa».
La dichirazione su Paulo Sousa
In chiusura, poi, il presidente Iervolino si è soffermato su Paulo Sousa: «Col senno di poi forse avremmo dovuto operare altre scelte a giugno, qualcosa si è incrinato dopo quel periodo in cui c’è stato un avvicinamento ad un’altra squadra. Da quel momento qualcosa non è andato nel verso giusto. Abbiamo riflettuto tanto col direttore e l’ad. Non abbiamo mai serbato rancore, vogliamo il bene della Salernitana.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2023, 20:00
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