Guarin carica l'Inter: "Grazie a Mancini
siamo grandi, ora battiamo il Chievo"

Guarin carica l'Inter: "Grazie a Mancini ​siamo grandi, ora battiamo il Chievo"

di Alessio Agnelli
MILANO - Ljajic-JoJo, per ora è staffetta. Insieme sono balzati all'attenzione internazionale nel 2012-13, trascinando la Fiorentina di Montella a suon di gol (24 a fine stagione: 13 il montenegrino, 11 il serbo; e 4-2 a testa - contro l'Inter il 17 febbraio 2013), guadagnandosi il visto per due big d'Europa, come Manchester City e Roma.





Ma, nell'anticipo di domenica all'ora di prazo con il Chievo, saranno ancora uno in alternativa all'altro, per questioni di equilibri tattici e di turnover. Con 3 partite (i clivensi al Bentegodi, poi Verona, il 23, e Fiorentina, il 27, al Meazza) in 8 giorni, Roberto Mancini starebbe, infatti, pensando a qualche cambio in formazione contro Paloschi e compagni, cominciando proprio da Adem Ljajic, in vantaggio sull'amico Stevan Jovetic per un posto nei tre d'attacco.



Per l'ex giallorosso sarebbe il debutto dal primo minuto con la maglia dell'Inter, dopo la panchina nel derby, ma il tecnico jesino si pronuncerà soltanto all'ultimo. Troppo ghiotta, infatti, l'occasione di allungare ulteriormente in classifica, centrando la quarta vittoria consecutiva in campionato (l'ultimo filotto da 4 nel novembre del 2012), per decidere a cuor leggero. E tenendo conto dell'alto tasso d'incidenza di Jo-Jo (tre gol in 3 partite) in questo avvio di stagione. Ma, al momento, resta avanti Ljajic di un'incollatura.



Come Marcelo Brozovic su Geoffrey Kondogbia, pronto a rifiatare dopo 3 gare dal 1' al 90'. A completare la mediana, Felipe Melo e Fredy Guarin, fedelissimo dello jesino e sempre più indispensabile. «Mancini mi ha dato continuità ed è ciò che serve a un giocatore per dimostrare cosa può dare - ha sottolineato il colombiano, a margine di un evento all'Expo -. È un segno di responsabilità essere sempre in campo. La rete nel derby? È molto bello aver fatto un gol importante come quello, ma a me interessa la squadra e vedo una mentalità diversa rispetto all'anno scorso». Una differenza che si nota anche in difesa, più impermeabile con Murillo (all'Expo insieme al Guaro). «Per noi è importante sia a livello tattico che tecnico. Sta facendo molto bene anche a livello mentale».



Come Miranda, grande assente nel derby ma con qualche chance di recupero per Verona (oggi il provino per l'ex Atletico e per Juan Jesus, entrambi a parte nella seduta di ieri). Altrimenti conferma per Medel al fianco di Murillo, con Santon e Alex Telles sulle corsie laterali. «Con il Chievo sarà la partita della maturità, responsabilità e ambizione - ha concluso Guarin-. Penso che saranno punti importantissimi. Lo scudetto? Abbiamo appena iniziato, siamo solo alla terza giornata, speriamo di continuare così».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Settembre 2015, 09:49

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