Icardi: "Ecco perché non ho esultato.
Avevo deciso tutto col mio procuratore..."
di Alessio Agnelli
Dietro, c'è, infatti, la regia di Abian Morano, l'agente del bomber nerazzurro in trattative con Piero Ausilio per il rinnovo del contratto, e una fumata bianca che tarda ad arrivare, malgrado le smentite del ds («Icardi? Non gioisce, ma non c'entra il rinnovo») e quelle del diretto interessato. «Ripeto, io faccio quello che mi dice il mio agente - ha proseguito il classe '93 di Rosario -. Se lui mi dice che il rinnovo è pronto, lo firmiamo. Altrimenti io continuo a giocare e a fare quello che devo, comunque. Il mio agente mi ha detto che si sente spesso con Piero (Ausilio, ndr) e che il rinnovo è a buon punto». Piccola bugia in realtà, vista la forbice, ampia (1 milione) tra domanda (3 netti fino al 2019) ed offerta (2) e la contemporanea fase di stallo sui diritti d'immagine (l'Inter vorrebbe la gestione totale, Icardi la condivisione al 50%).
Ma Icardi, per ora, pensa solo ai gol («D'ora in poi tutti per mia figlia Francesca, che non mi fa dormire la notte…»), perché «una rete è ciò che dà da mangiare a una squadra - ha chiosato -. Voglio aiutare l'Inter ad arrivare il più in alto possibile. Sinceramente non pensavo ad un futuro con così tanti gol». Invece è andato di fretta: in serie A 32 gol in 75 partite, a 22 anni non ancora compiuti (meglio di Totti, Del Piero, Balotelli, Vieri e Inzaghi alla stessa età), in stagione 18, 13 in campionato ad una media di un gol ogni 126' (secondo solo a Tevez un ogni 123' e meglio di Higuain uno ogni 145'). «Mourinho mi vuole al Chelsea? Non ne so niente, ma dubito che chiami me, al massimo si sentirà con Ausilio…».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Febbraio 2015, 09:53