Atto terzo. Zlatan Ibrahimovic torna al Milan, ma a differenza delle altre due volte non lo fa nelle vesti di giocatore. Bensì, come consulente di Gerry Cardinale, patron del club di via Aldo Rossi, che arriva da un momento delicato. Arriva in un Milan che ha avuto poca continuità in campionato – è terzo a 29 punti ma lontanissimo dalla vetta, essendo a -9 dall’Inter – ed è a rischio eliminazione dalle coppe europee, non solo dalla Champions.
Lo svedese avrà il delicato compito di spronare la squadra, demoralizzata dopo quest’ultimo mese da incubo. Chissà se il miracolo di Zlatan si ripeterà, come era già accaduto nel gennaio 2020, quando decise di rimettersi in gioco dopo l’esperienza in Mls, ai Los Angeles Galaxy. Tanto da rivincere lo scudetto con i rossoneri nel maggio 2022, a 11 di distanza dal tricolore con Massimo Allegri nella sua prima esperienza milanista.
L’ex attaccante potrebbe anche fare da mediatore tra società e giocatori e stare più vicino a Stefano Pioli, che per restare aggrappato alla panchina del Diavolo si affida a Rafael Leao, ormai recuperato, alla delicatissima trasferta al St. James Park contro il Newcastle.
Una curiosità: la seconda avventura al Milan di Ibrahimovic iniziò dopo la debacle, una delle più pesanti degli ultimi anni, a Bergamo nel ko per 5-0 del dicembre 2019. Questa sua terza esperienza inizia pochi giorni dopo un’altra sconfitta nella tana dell’Atalanta. Chissà che possa portare nuovamente fortuna.
L'annuncio ufficiale
Zlatan Ibrahimovic torna al Milan, per «rafforzare la cultura vincente» dei rossoneri.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Dicembre 2023, 08:42
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