«Sono la figlia di Salvador Dalì, voglio il suo cognome». Pilar Abel a Domenica Live dice perché ha chiesto di riesumare la salma

«Sono la figlia di Salvador Dalì, voglio il suo cognome». Pilar Abel a Domenica Live dice perché ha chiesto di riesumare la salma

di Valeria Arnaldi
ROMA - «Ho saputo di essere la figlia di Dalì,quando me lo ha detto mia nonna. Avevo 16/17 anni. Mi ha detto che sapeva che non ero figlia di suo figlio ma che ero figlia di Salvador Dalì e che comunque mi voleva bene, anche di più. Mia mamma ha lavorato a Portlligat, dai 17 a 25 anni. A Portlligat tutti conoscevano Dalì, e l’ultima famiglia per cui ha lavorato mia mamma lo conosceva bene».

Pilar Abel racconta a Domenica Live la sua storia e il desiderio di vedersi riconosciuta come figlia di Dalì, che ha portato alla riesumazione del cadavere dell’artista.


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«Mia mamma poi mi ha raccontato di aver avuto una relazione con Dalì. Io un giorno ero al ristorante con mia figlia, accanto a noi la gente parlava di pittori, e io ho raccontato la storia. Io non ho chiesto al giudice né la riesumazione del corpo, né l’eredità, ho chiesto un accertamento di paternità. La giudice ha chiesto la riesumazione. Sono stati prelevati alcuni ossa, capelli, molari e unghie, così mi ha detto il mio avvocato».
Inevitabili le polemiche. Amanda Lear, in un messaggio, sostiene che non sia possibile, perché Dalì era impotente, e che la donna è pazza.

«Io sono pazza come mio padre, che sia benedetta la mia pazzia. Non conosco Amanda Lear, la rispetto, non era accanto a lui ogni giorno. Come fa a dire queste cose?»
Inevitabili le polemiche in studio e le battute. Alessandro Cecchi Paone la invita a cercare la risposta nelle carte, visto che è una cartomante.
«Io ho fatto quattro test del Dna perché dovrei chiedere alle carte?».

Ma cosa dicono i risultati dei test?
« Non mi hanno mai dato i risultati. Non ci sono risultati, ci sono molte voci. C’è stato un processo da poco tempo, mancano i documenti giustificativi di tutte le persone che hanno avuto il corpo di Dalì. La parola di mia madre vale più di tutte quelle che sto sentendo qui».
Pilar chiederà l’eredità di Dalì, nel caso in cui i test confermassero la sua storia.
«Per caso ho chiesto l’eredità finora? Non ho nemmeno mai parlato con il mio avvocato di questo.  I giornalisti hanno sempre parlato di eredità. Ma io che me ne faccio? Non ho mai avuto una parola di mio padre, ho avuto solo le lacrime di mia madre. Io voglio un sorriso sul viso di mia madre. Il cognome lo vorrei, quello sì. Mia mamma vuole che io lotti». 

La curiosità in studio è perché la madre non abbia lottato per farla riconoscere sin dalla nascita.
«Bisognerebbe chiedere a Gala perché mia madre non ha chiesto».
L'ultimo messaggio risponde ad Amanda Lear. 
«Alcuni dicono che Dalì era impotente, altri che era sterile. Se un uomo è sterile non può essere impotente. Ci sono notizie confuse. Dove sono le prove che era impotente?». 


 
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Ottobre 2017, 18:31
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