Norman Reedus, star di The Walking Dead:
"Ogni volta potrei sparire dai copioni"
di Alessandra De Tommasi
Tratta da un fumetto, la storia si sdoppia nel 2015 con un prequel a puntate, mentre è in cantiere un nuovo telefilm sui non-morti, Zombieland. E Norman Reedus (Daryl), una delle star della serie, stenta a crederci…
Perché è una hit?
«Non c'è niente di simile in tv e il fatto che sia un fantasy sugli zombie è marginale: a contare sono le scelte che fai, come nella realtà. Il messaggio è chiaro: i personaggi devono scoprire chi sono, lottare per aiutare gli altri e trovare l'umanità dove sembra non ci sia».
Lei sopravviverebbe ad un attacco?
«Assolutamente no, mi nasconderei come un vero fifone, ma vorrei uno come Daryl a guardarmi le spalle. A differenza sua, l'unico rischio che corro è fidarmi delle persone a cui tengo ma abbiamo in comune la paura più grande: morire soli».
Nella serie in effetti nessuno è al sicuro…
«Ogni volta che leggo il mio nome sul copione tiro un sospiro di sollievo, mi dispiacerebbe morire dopo aver investito tanto in un lavoro così cool e per cui mi sento un privilegiato. Succede come nella vita: pensi di avere tanto tempo a disposizione ma il destino te lo porta via. Meglio avere uno scopo chiaro: io, ad esempio, voglio essere un buon esempio per mio figlio, godermi la compagnia degli amici che invito sempre a casa mia a New York».
Suo figlio la guarda?
«È piccolo ma i compagni di scuola gliene hanno parlato tanto da spingerlo a vederlo, anche se nasconde il viso tra le mani in alcune scene. Mi sembra buffo, almeno quanto vedere i poster e i gadget con la mia faccia ma non ho comunque resistito e li ho comprati».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Marzo 2014, 09:26
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