Matilde Gioli si racconta a Leggo: "Ho iniziato per caso, ora sogno una grande serie tv"

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di Ferro Cosentini
Quando i grandi occhi azzurri di Matilde Gioli entrano nella redazione milanese di Leggo, è come se lo spazio disponibile si facesse improvvisamente poco. La giovane attrice milanese giunta al successo improvviso con il suo esordio nel 2013 ne Il capitale umano di Paolo Virzì, è protagonista di un nuovo appuntamento di Direttori per un giorno, in un pomeriggio nel quale assiste alla riunione di redazione per decidere il timone del giornale e, va da sé, raccontarsi ai lettori in diretta social su Facebook, intervistata dal direttore di tutti i giorni Alvaro Moretti.
 


Da oggi Matilde è sugli schermi di tutta Italia con 2Night, film d'esordio del giovane regista Ivan Silvestrini, racconto notturno metropolitano con due soli protagonisti lei e Matteo Martari all'interno di un abitacolo di un'auto. A Roma. Alla ricerca di un parcheggio impossibile prima di andare a fare l'amore. «Durante le riprese rivela Gioli ho scoperto la struggente bellezza di una Roma deserta e dalle luci calde».

In abito verde a strisce e su tacco monstre, la bella Matilde ammette: «Non potrei mai inventarmi titoli originali, come ci riuscite?», poi passa a parlare del suo lavoro «cominciato per caso». «Dovevo fare la comparsa nel film di Virzì, mia mamma aveva letto un annuncio in strada. Sono andata, eravamo in duemila. Pochi mesi dopo mi hanno richiamato chiedendomi di recitare, cosa che non avevo mai fatto. Oggi? So che il successo non è per sempre, l'ambiente si stanca di te. È anche difficile gestirsi: quello del cinema d'autore è un mondo snob, se lavori in tv, per il cinema perdi mistero e ti giudicano inflazionata».

La tv, però, porta soldi, e il successo su Rai1 di Di padre in figlia ha dato a Matilde la popolarità. «Io però non ho particolari sogni materiali confida l'attrice Non recito per arricchirmi». E sembra che la fama nemmeno appanni quei limpidi occhi azzurri: «Non vivo per i riflettori, quando il momento magico finirà sarà l'occasione giusta per mettermi a studiare recitazione, magari anche per il teatro. Finora mi sono affidata all'istinto, ma solo la scuola può farmi scoprire zone sconosciute di me». 

Tra i progetti, una commedia con Lino Guanciale, Stefano Fresi e Libero de Rienzo («saremo quattro fratelli») e un sogno: «Recitare all'estero: magari in una serie tv o Netflix. Ho appena fatto un provino per Medici su Hbo, ma non posso passarlo». Chissà.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Maggio 2017, 09:49
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