Lorenzin, ira su Report: "Sui vaccini grave disinformazione"

Lorenzin, ira su Report: "Sui vaccini grave disinformazione"

di Antonio Caperna
Inesattezze, bugie intollerabili, disinformazione grave: si è scatenata una bufera sulla puntata di Report, per il servizio sul vaccino contro l'HPV, virus responsabile di oltre 600mila nuovi casi di tumore ogni anno nel mondo.

Alcuni si sviluppano solo sulla pelle mentre altri crescono in bocca, gola (distretto testa-collo) o nel tratto genito-urinario: per esempio il collo dell'utero, il tessuto in cui è più frequente il tumore causato da HPV, ma anche l'ano o il pene. «La puntata di Report è piena di inesattezze - afferma Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità -. Per ora non c'è alcuna evidenza scientifica che il vaccino il provochi eventi avversi. Non c'è dunque motivo di allarmare la popolazione». 

Va giù duro anche il ministro Lorenzin: «Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche è atto di grave disinformazione. Il vaccino anti HPV è sicuro e di grande efficacia, a differenza di quanto è stato fatto affermare sulla tv pubblica, senza alcun contraddittorio». Sulla necessità di una «farmacovigilanza più attenta, seria e attiva» punta il noto farmacologo, Silvio Garattini mentre dalla parte di Report si schiera Beppe Grillo («L'informazione libera non si tocca #IoStoConReport»), rilanciando il comunicato della trasmissione Rai: Come abbiamo detto ieri sera in onda: l'inchiesta sull'anti-Hpv non è contro l'utilità dei vaccini, si tratta in tema di prevenzione della scoperta più importante degli ultimi 300 anni. Abbiamo parlato di farmacovigilanza: cosa accade quando ti inietti il vaccino e hai una reazione avversa.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2017, 08:57
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