Kate Winslet: «La mia lady di ferro spietata è una satira dei totalitarismi»

L'attrice interpreta una cancelliera dispotica in una serie tra politica e dark comedy

Kate Winslet: «La mia lady di ferro spietata è una satira dei totalitarismi»

di Alessandra De Tommasi

Implacabile, glaciale e rigidissima: la miniserie “The Regime – Il palazzo del potere” (appena disponibile su Sky e NOW) mostra una politica del futuro governata da una donna, la cancelliera Elena Vernham, interpreteta da Kate Winslet. Un po’ Claire Underwood in “House of Cards” e un po’ Cersei Lannister de “Il trono di spade”, questa figura è accerchiata da personaggi/zerbini disposti a esaudire ogni suo capriccio. La dark comedy distopica in 6 episodi, diretta da Stephen Frears e Jessica Hobbs, vanta un cast ricchissimo che include anche Hugh Grant.
«Il totalitarismo raccontato nella serie - spiega il creatore Will Tracy - mostra come la storia si ripete, in questo caso in un paese misterioso, a metà tra Oriente e Occidente. Questa donna lo governa in modo estremo e senza limiti». «A rendere questo progetto speciale – gli fa eco Matthias Schoenaerts, “il braccio destro di Elena”, Herbert – è l’uso della commedia per mostrare situazioni serie ma in chiavi assurde». Il progetto strizza l’occhio a “The Great” e a “The Royals”, ma Kate Winslet non ha voluto che si chiamasse “The Palace” per non dare l’idea che si trattasse appunto di un dramma storico. «Ho capito da subito il tono della serie – ha spiegato l’attrice inglese premio Oscar – perché mi hanno mandato la sceneggiatura di tutti gli episodi.

Ma ho posto una sola condizione: che Elena non suonasse come me quando parlo o mi muovo. Un’altra peculiarità che mi ha intrigato è la possibilità di sbirciare dietro le quinte della politica. Elena non vuole sembrare debole, per via del passato traumatico: è una sopravvissuta e su questo non abbiamo voluto scherzare. E poi c’è questo rapporto contorto tra lei e Herbert, che in fondo sono due lupi solitari. La loro brillante alleanza è la ricetta perfetta per un equilibrio narrativo». Prepariamoci a vedere Kate Winslet affilare gli artigli, usare il marito come una marionetta e raggirare tutti per i propri scopi, insomma tutto l’opposto dei ruoli da “ragazza della porta accanto” a cui siamo abituati fin da “Titanic”: «Dopo “Lee”, biopic su una modella che diviene fotografa di guerra - spiega - avevo bisogno di qualcosa di leggero e questo progetto è assolutamente perfetto».


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Marzo 2024, 08:08
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