Pinocchio, la versione di Antonio Latella debutta giovedì al Piccolo
di Olga Battaglia
Una sfida importante, che promette di squadernare sotto gli occhi del pubblico la «maraviglia» di una favola adulta che al suo interno nasconde più di un’enigma. Prima di tutto, il tema delle bugie. «Ci hanno insegnato che il naso di Pinocchio si allunga quando mente, ma non è vero - dice Latella - succede quando ha fame o quando ha voglia di vita». Non solo, le bugie sono soprattutto quelle degli adulti. A cominciare da Geppetto, che modellando quel ciocco di legno racconta «del desiderio di avere un figlio burattino».
Evitando ogni confronto con gli illustri precedenti più o meno colti, da Walt Disney a Comencini passando per Carmelo Bene, Latella e i suoi drammaturghi Federico Bellini e Linda Dalisi hanno riscritto la fiaba di Collodi trasformandola in una possente partitura teatrale calata nel vuoto di uno spazio scenico che sa di attesa, un «quasi purgatorio che contiene la morte e la rinascita, come accade a Pinocchio che viene impiccato ma poi fatto risorgere dal suo autore. Anche se non credo diventerà mai un bambino. Proprio perché non esiste, Pinocchio è più vero del vero».
Cast all’altezza della sfida: Christian La Rosa (Pinocchio), Massimiliano Speziani (Geppetto), Anna Coppola (la fata), Fabio Pasquini (il Grillo), Michele Andrei (il gatto), Stefano Laguni (la volpe), Matteo Pennese e Marta Pizzigallo.
Teatro Strehler, largo Greppi, dal 19 gennaio al 12 febbraio. Biglietti 33/26 euro. Tel. 0242411889
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Gennaio 2017, 09:04
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