Monica Guerritore ospite di Leggo, al Sistina è Judy Garland: “Amo i personaggi densi e tragici”
di Stefania Cigarini
Che sia una donna a tutto tondo lo dice il curriculum vitae, lei lo ribadisce in diretta: «Del personaggio Garland amo la tragicità, il contrasto tra pubblico e privato, la necessità di manifestare il proprio talento». Il direttore del Sistina, Piparo: «è stato bravo nel far vedere anche il dietro le quinte del mondo dello spettacolo».
Il resto è proiezione in avanti: «La messa in scena del film di Woody Allen, Mariti e mogli, con Francesca Reggiani» del quale ha, ovviamente, curato la versione teatrale convincendo anche il diffidente regista newyorkese. E la ripresa dello spettacolo Qualcosa rimane, che tocca la Beat generation e anche Dylan: «Il suo silenzio sul Nobel è un atto di estrema maleducazione, per dirla con Dante, il modo ancor m'offende».
Qualche no, a dire il vero, lo dice anche lei; per esempio alle nuove riprese di Non uccidere, la fiction di Rai3: «Gli sceneggiatori non mi consentivano di dire la mia e trattando di un argomento così delicato, come i delitti di famiglia, ho preferito lasciar perdere». Poi ci sono i progetti: «Riprendere la mia Giovanna D'Arco, il personaggio più complesso che ho fatto» e i sogni: «Un film sull'assassinio della contessa di Trigona, una delle prime grandi tragedie femminili».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Ottobre 2016, 11:14
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