Favino al Manzoni con 'Servo per due', ecco
l'Arlecchino che ha stregato gli inglesi
di Ferro Cosentini
La commedia attesa sulla piazza milanese dopo un fortunato tour nazionale si ispira alla piéce «One Man, Two Guvnors» di Richard Bean, che aveva trasferito le peripezie di un Arlecchino post-moderno dalla Venezia del '700 alla Brighton degli anni '60. «Noi - spiega Favino - abbiamo ambientato la vicenda nella Rimini degli anni '30, in pieno regime fascista. Siamo sulla costa adriatica in un malinconico fuori stagione che vuole essere una dedica al grande Fellini e al suo Amarcord».
Una suggestione cinematografica che, coinvolgendo come protagonista un attore poliedrico come Favino appare naturale. «Abbiamo dovuto rileggere il testo - spiega l'attore - perché l'ironia british del testo di Bean doveva riacquistare i colori più accesi della comicità italiana». Non mancano innesti da musical: Favino e i 24 attori si lanciano in coreografie acrobatiche e cantano col supporto della band Musica da Ripostiglio. «Amo Milano per la sua apertura mentale - dichiara l'attore. E c'è un angolo che adoro: l'Isola, dove c'è un'enoteca in cui mi rifugio».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Dicembre 2014, 09:38
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