Asso di monnezza, Ulderico Pesce racconta
l'Italia da nord a sud al teatro LoSpazio

Asso di monnezza, Ulderico Pesce racconta l'Italia da nord a sud al teatro LoSpazio

di Alessandra De Tommasi
Asso di monnezza, i traffici di rifiuti a Roma e in Italia è il viaggio raccontato da Ulderico Pesce nelle vicende di una famiglia della periferia napoletana che vive di fronte ad una discarica.

La moglie, Marietta, scopre le potenzialità della raccolta differenziata e inizia a farla, sensibilizzando il vicinato. Al contrario il marito Nicola, abile nel gioco delle carte, smaltisce i rifiuti tossici per lucrarci sopra. Dalle loro inconciliabilità emerge un incontro-scontro sulla legalità e l'ambiente. 

Come nasce questo spettacolo?
«La monnezza è diventato un business e attorno alla discarica si annida un mondo intero, ma io credo che il teatro possa fare qualcosa, scuotere le coscienze. Ecco perché sto raccogliendo le firme sul mio sito (www.uldericopesce.it) per una petizione che integri nel codice pensa il reato contro l'ambiente».

L'immagine più vivida legata ad una discarica?
«Ne ho visitate molte con un ornitologo e vedere l'uccello gruccione, che fa il nido a terra, venire bruciato vivo in mezzo ai rifiuti mi spezza il cuore. Ecco perché voglio fare qualcosa per lo scollamento tra istituzioni e cittadini che ormai guardano altrove, solo verso i propri interessi».

I protagonisti s'ispirano a personaggi reali?
«Certo, vivono a Giuliana, vicino Napoli, di fronte alla discarica a Taverna del Re, una delle più pericolose. Ora sono divorziati perché troppo diversi, ma la storia è la loro: lui affitta terreni di agricoltori disperati e li usa per seppellire illegalmente i rifiuti».

Cosa si augura?
«Che lo spettatore provi un sussulto d'indignazione per quello che ci sta succedendo: in quest'Italia di Uomini e donne e Grande Fratello possiamo fare la differenza, a piccoli passi. Vorrei che uscisse dallo spettacolo un po' preparato, con la speranza e la consapevolezza di avere voce in capitolo». 

Esempi virtuosi?
«La città di Capannori in provincia di Lucca ricicla il 93% dei rifiuti, un esempio di civiltà, e dimostra che si può e si deve fare qualcosa».
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Settembre 2016, 09:02
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