A 10 anni dal Freddo e Libanese, Marchioni e Montanari "insieme per Cechov"

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"Ho lavorato a questa versione di zio Vanja di Cechov per quattro anni. Volveo vicino a me un amico, qualcuno che condividesse questa opera attualizzata con la metafora del terremoto: dopo dieci anni rieccoci insieme, ioe Francesco Montanari, il Freddo e Libanese di Romanzo Criminale: possiamo attrarre un pubblico più vasto per far vedere quanto attuale sia Cechov". Vinicio Marchioni, che firma la regia di questo spettacolo in scena all'Ambra Jovinelli di Roma è emozionato. Francesco Montanari anche. "Io stimavo Vinicio da prima di Romanzo Criminale. Io penso che non ci scelsero a caso per quei ruoli quasi simbiotici: siamo nati per recitare insieme, lui tira fuori da me e dagli attori il meglio". Un Vanja alle prese con un teatro di provincia distrutto da un terremoto "che è quello di Amatrice", senza aiuti e in eterna attesa delle istituzioni. "E' il ritratto dell'Italia di oggi, anche se il testo è stato scritto da un russo nell'800", dice Marchioni.
Intervista di Alvaro Moretti - Immagini Giacomo Gabrielli- Agenzia Toiati


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2018, 20:26
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