Zucchero e il World Wild Tour: «Scrivo brani da bar? È solo blues. Chi sono i miei eredi? Mi piace Salmo»

Il cantautore in tour tra nuovi successi e storiche hit

Zucchero e il World Wild Tour: «Scrivo brani da bar? È solo blues. Chi sono i miei eredi? Mi piace Salmo»

di Valerio Di Marco

Il World Wild Tour è lo show con cui Zucchero celebra i suoi 40 anni di carriera. La branca italiana è partita dalle Terme di Caracalla di Roma il 30 (sold-out, quattromila presenti) e 31 maggio, con repliche previste il 2, 3 e 4 giugno, prima delle date nel resto d’Italia. Nelle oltre 2 ore e mezza di esibizione il cantautore emiliano propone i suoi successi, accompagnato da una band internazionale e anche da un coro gospel.

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Zucchero e il World Wild Tour

Il brano che ha fatto da opening la prima sera è stato “Spirito nel buio”, e secondo Zucchero sono bui i tempi attuali: «Succedono troppe cose brutte, dalla guerra in Ucraina all’alluvione in Romagna». Proprio alla Romagna l’artista ha dedicato l’esecuzione di “Let It Shine”, scritta originariamente per New Orleans dopo l’uragano Katrina, e la sua partecipazione al concerto-evento Italy Loves Romagna, in programma a Reggio Emilia il 24 giugno («Non potevo dire di no»).

Su Bruce Springsteen che a Ferrara non ha speso una parola per le popolazioni colpite dall’alluvione, Zucchero però è comprensivo: «Secondo me, non ne sapeva nulla». Riguardo alla sua musica, il bluesman nostrano afferma: «Qualcuno mi rimprovera di scrivere brani da bar.

Ma è la storia del blues che ce lo insegna, i grandi maestri hanno sempre parlato di sesso».

Anche perché del politically correct «non me ne frega un cazzo». Così come non gli importa dell’apparenza: «Se mi avvalgo anch’io di un armocromista? Per me sono tutte cagate». Ma esiste un suo potenziale erede in Italia? «Ci sono molti giovani artisti bravi». Uno è Salmo, che sarà ospite sul palco di Zucchero il 9 giugno a Reggio Emilia: «Ho apprezzato la sua cover di “Diavolo in Me” fatta a Sanremo».

La collaborazione proseguirà anche su disco? «Prima dovrei avere un contratto, visto che il mio è scaduto e sono senza». Del resto «il mondo è cambiato, il manager di Paul McCartney mi ha detto che fatica a piazzare perfino Santana». Di sicuro un suo eventuale nuovo album non sarà fatto con l’ausilio dell’intelligenza artificiale: «Lo dice la parola: artificiale, senz’anima. Io non c’entro niente con quella roba lì».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2023, 08:24
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