Vasco Rossi all'Arechi di Salerno: «Mi sento un po' salernitano»

Il re degli stadi ha staccato 450mila biglietti in 11 appuntamenti

Vasco chiude col botto all'Arechi: «Mi sento un po' salernitano»

di Maria Francesca Troisi

A sentircelo dire dalla voce ferma di Vasco, ancora in perfetta salute dopo quasi tre ore di show, c'è da credergli: ce la faremo tutti. È con quest'augurio, diventato ormai d'abitudine, come la scelta di chiudere la scaletta (stavolta ritoccata) sempre e comunque con “Albachiara”, che il signor Rossi ha salutato il pubblico dell'Arechi, accorso in quasi settantamila unità per due serate magiche, a chiusura di un tour trionfale. Record su record, il re degli stadi ha staccato 450mila biglietti in appena undici appuntamenti. Uno spettacolo imponente il suo, o per meglio dirla con le parole di Diego Spagnoli, suo storico direttore di palco, lo spettacolo migliore del mondo.

I fan non hanno deluso le aspettative: in fila dalle prime ore del mattino, per conquistare l'agognata transenna, anche per l'ultima tappa. “E Komm sì bell”, si legge su un cartellone, e su un altro, affisso in gradinata, una richiesta trasversale: “Vasco, saluta i maturandi! Una prof”. Nello stadio col nome da principe, il rocker di Zocca, 71 anni suonati, si è preso nuovamente scettro e corona. «Sono contento di aver finito qua, a Salerno...», ripete ancora, a rinsaldare il legame speciale con la città, dalla chiamata alle armi (militare), alla nascita del figlio Davide, proprio a Pagani. «Anch'io mi sento un po' salernitano», rilancia poi nel boato.

 

Vasco, che non può fuggire dal suo compito (e mai l'ha fatto), prova anche a iniettare dubbi, dice la sua senza girarci intorno, come le sue canzoni che fanno a pugni con la vita, e per questo sono cantate in coro da intere generazioni. Del resto, guardandosi attorno, la varietà anagrafica è immensa: dai bambini issati sulle teste dei genitori, ai genitori probabilmente cresciuti “a pane e Vasco”. Una grande foto di famiglia, dove il Comandante, sornione e provocante, se la gusta come se fosse la prima, ma non l'ultima volta. “Salerno godi”: adesso puoi “Vivere” anche di musica.


Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Luglio 2023, 10:05
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