«Bisogna essere grati al pubblico per una carriera lunga come la mia». Rievoca gli inizi e confessa: «Non pensavo che il viaggio sarebbe durato così tanto. E non avrei mai pensato di diventare papà, di avere la vita che ho avuto, è stato tutto molto positivo». Il riferimento è ai due figli - avuti da una madre surrogata - con David Furnish, che stasera non lo ha accompagnato all'Ariston, con buona pace di chi temeva che la sua ospitata a Sanremo diventasse uno spot a favore delle coppie gay di cui pure il cantante è convinto sostenitore. Prima di lui però l'appello a favore delle famiglie arcobaleno è accolto da molti artisti che, salendo sul palco, cingono in mano o intorno al microfono, nastri colorati: tra i primi Noemi, poi Arisa, Enrico Ruggeri.
Poi ancora sir Elton: è la volta di Sorry seems to be the hardest word, e la pop star britannica parla del suo impegno con la Elton John Aids Foundation: «Penso che chiunque, famoso o meno, debba aiutare gli altri a migliorare la loro vita.
In Africa sono stato accanto a persone che aiutano gli ammalati: il vantaggio di essere famosi è poterli aiutare. Il mondo è un luogo difficile in cui vivere per tante persone: dobbiamo avere un approccio cristiano e aiutarle: se lo facciamo il mondo sarà sicuramente un posto migliore». L'ultimo pezzo è Blue Wonderful, tratto da Woderful Crazy Night, l'ultimo album «pieno di gioia: sono molto soddisfatto», sorride Elton John, prima di lasciare la scena salutato dagli applausi scroscianti del pubblico dell'Ariston. A smorzare le polemiche di questi giorni, anche l'ironia di Virginia Raffaele-Sabrina Ferilli: «Elton John, in fondo, è un uomo sposato con prole, come te», scherza con Carlo Conti. «Solo che tu sei di colore e tuo figlio è bianco».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Febbraio 2016, 15:41
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