Morto Rino Zurzolo, storico contrabbassista del supergruppo di Pino Daniele
di Federico Vacalebre
Il miglior contrabbassista italiano ha continuato a suonare fino all'ultimo, quando il male ha aggredito il cervello, mandandolo in coma. Ieri sera, al suo capezzale, nella casa-museo di Villa Belvedere, c'erano le sue famiglie: la moglie Valentina Crimaldi, flautista; i figli Livia, 20 anni, e Leandro, 13; il fratello sassofonista Marco e la sorella cantante Francesca. E i «soul brothers» James Senese, Enzo Avitabile, Antonio Onorato, Elisabetta Serio.
Veniva dal conservatorio, ma nella Napoli degli anni '70 c'erano suoni più urgenti e nuovi da creare. A 13 anni formò i Batracomiomachia con Avitabile, Rosario Jermano, Paolo Raffone e Pino Daniele, il primissimo nucleo del futuro neapolitan power. Omero e la battaglia delle rane e dei topi erano solo un pretesto, il rock, il blues, il jazz stavano travolgendo quegli scugnizzi e Rino, agli spartiti di San Pietro a Majella alternava i dischi consumati con i compagni. La stagione progressive lo spinse nel 1974 nei Città Frontale di Lino Vairetti, intanto maturava il ciclone Pino Daniele: il 1977 è l'anno del suo esordio con «Terra mia» e Zurzolo è uno dei punti fermi della formazione che incide l'lp, con i ritrovati Jermano ed Avitabile. Sino a metà anni '80 è stato il cuore ritmico del sound del Nero a Metà, passando per quello storico 19 settembre 1981 con i duecentomila di piazza del Plebiscito ad eleggere il supergruppo con Senese, De Piscopo, Esposito e Amoruso a miglior dream team italiano di tutti i tempi.
Rino non ruppe mai con l'amico di sempre, grazie a lui si misurò con musicisti del calibro di Alphonso Johnson, Nanà Vasconcelos, Mel Collins, Steve Gadd, Gato Barbieri, Mino Cinelu. Con e senza il Lazzaro Felice, nei cd solisti, nel lavoro da sessionman, nella fusione tra jazz e suoni da camera, aveva un pizzicato netto quanto delicato, usava l'archetto per cavate madrigaliste, faceva cantare il legno prima di violentarlo come la più potente macchina ritmica, suonava con colore e calore, precisione ed improvvisazione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Aprile 2017, 09:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA