Marco Masini a Leggo: "Un viaggio nel tempo in cerca di me stesso"
di Claudia Faggioni
«Non è un disco nostalgico, anzi. L'unica maniera per rimediare ai nostri errori è cercare di arrivare un secondo prima ai prossimi. È il racconto di un vissuto, attraverso molti temi legati da unico filo conduttore, quale il volersi mettere in discussione nel domani che arriverà, provando ad anticipare un po' i tempi», ha spiegato il cantautore fiorentino, atteso in tour dal 30 aprile (tra le date, il 5/5 al Parco della Musica di Roma, il 7/5 al Teatro Linear Ciak di Milano e il 10/5 all'ObiHall di Firenze). «Ci sono molte collaborazioni, ma mi sento dentro a tutti i brani al cento per cento. Tu non esisti, per esempio, è come scriverei adesso Bella Stronza: oggi, a 52 anni, alla storia che raccontavo in quel brano reagirei così».
Undici gli inediti dell'album, più il tributo a Giorgio Faletti con Signor Tenente, terza classificata all'Ariston nella serata dedicata alle cover. «È un brano che sento molto mio. È stato un grande onore e una grande emozione portarlo a Sanremo. Ho frequentato Giorgio per un periodo breve, ma molto intenso. Quando ho dovuto scegliere la cover da portare al Festival, ho pensato immediatamente a questo brano, che credo nessuno si sarebbe aspettato da me», ha raccontato Masini, che a Sanremo ha sorpreso con un nuovo look, con barba lunga da hipster. «Sono sempre stato etichettato e adesso sono hipster: non rifiuto le etichette, l'importante è che siano coerenti con quello che dico e faccio. Sono piaciuto e non piaciuto tante volte in questi anni, ormai sono pronto a tutto», ha aggiunto l'artista, che ammette di non sentirsi ora più saggio di un tempo: «Non conosco la saggezza. Mi sento un eterno Siddharta, vado alla ricerca dell'assoluto che non c'è mai».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Marzo 2017, 09:08