'Luglio suona bene' all'Auditorium, il calendario è ricco di grandissimi nomi (ed è solo provvisorio)
di Stefania Cigarini
Dai Bastille che apriranno la rassegna, il 17 giugno, ai Tamburi del Vesuvio, il 3 agosto. In mezzo ci sarà il meglio della musica italiana - icone e giovani talenti - a cominciare dal podio di Sanremo, Francesco Gabbani (15/07), Fiorella Mannoia (2/07) ed Ermal Meta (22/07). Da coppie storiche, come Al Bano e Romina (28/07), il duo Gino Paoli e Danilo Rea (28/06), l'inedia combinazione tra Max Gazzé ed Alex Britti (31/07). Poi Renzo Arbore (24/07), Francesco Renga (9/07), Nek (13/07) e un'artista molto amata in Auditorium, Carmen Consoli (27/07).
Gli ospiti internazionali, messi insieme, fanno la Storia della Musica. Dai 93 anni di Charles Aznavour ed il suo canzoniere di 1200 brani (23/07) agli 80 anni di Philip Glass (16/07) protagonista di un omaggio durante il quale suonerà i suoi 20 Etudes. Dal padre del minimalismo alla Sex Bomb Tom Jones (26/07); dai Jethro Tull di Ian Anderson (23/06) alla colonna sonora dei surfin' Sixties, The Beach Boys (27/06). Fino a Chrissie Hynde leader dei Pretenders (14/07).
L'ad di Musica per Roma, José R. Dosal, ama sottolineare mondi paralleli: «Michael Kiwanuka, che ha collaborato con Adele e Danger Mouse ed è primo nella chart UK (22/06) o il falsetto del rock, Dolores O' Riordan e i suoi Cranberries (26/06)», ma in arrivo ci sono anche i creatori di tormentoni come Alvaro Soler (30/07) e Jarabe De Palo (20/07). Michele Dall'Ongaro, sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia, che con Musica per Roma condivide l'Auditorium, sottolinea: «L'ottimo lavoro comune» che, oltre a Glass, porterà Stefano Bollani in versione concertistica (5/07), I Carmina Burana con la rilettura di Nicola Piovani (19/07) ed un Ezio Bosso intimo, pianista e direttore per Bach, Beethoven e se stesso (12/07).
Aurelio Regina, presidente di Musica per Roma, preferisce i numeri: «Cento ore di musica, puntando a oltre centomila spettatori (nel 2016 sono stati 75.000 per quasi 4 milioni di euro, ndr). Il vicesindaco Luca Bergamo questi numeri vorrebbe usarli per fare di Roma un osservatorio europeo della Cultura.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Aprile 2017, 09:32
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