Loredana Berté: "Mia Martini vittima di bullismo. Mi sento in colpa per la morte di mia sorella"

Loredana Berté: "Mia Martini vittima di bullismo. Mi sento in colpa per la morte di mia sorella"

di Valeria Arnaldi
ROMA - “Mia Martini è stata vittima di bullismo. Quando uno è troppo brava, tu la distruggi, dicendo che porta male. Mimì non si drogava, si faceva una canna ogni tanto, ma hanno scritto di tutto. L’hanno infamata. Ancora la ricordano male. Io di solito, nel periodo del 12/14 maggio stacco il telefono, non parlo con nessuno. Quest’anno ho deciso di non farlo”.
Loredana Bertè a Domenica Live ricorda la sua vita e la morte della sorella, Mia Martini, avvenuta il 12 maggio 1995.
“Io mi sento un po’ in colpa - dice Loredana Bertè - perché penso che se avessi fatto qualche viaggio di meno e fossi rimasta un po’ più accanto a lei, a parlare con lei, forse sarebbe ancora viva. Io mi sono colpevolizzata per questo: non ho fatto un viaggio di meno per starle vicino. Lei insistette tanto per darmi un telefonino, io non l’ho voluto, se quella sera lo avessi avuto, lei sarebbe ancora viva. Io ci penso. Non mi perdonerò mai per questo. Non è vero che il tempo cambia le cose, non cambia niente…”.
E ancora:
“Le sorelle si danno sempre per scontate. Io di lei ho solo una foto, tutto il resto è stato pignorato…”. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Maggio 2017, 17:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA