Ecco Retape, il festival della musica Indie al Parco della Musica di Roma con Gazzè e Britti

Ecco Retape, il festival della musica Indie al Parco della Musica di Roma con Gazzè e Britti
Un Festival nuovo e unico nel suo genere dedicato al rock capitolino. Si chiama RETAPE e  si terrà in Auditorium Parco della Musica il 26 e 27 Maggio. Una produzione originale di Fondazione Musica per Roma con la direzione artistica di Ernesto Assante e Gino Castaldo che ha l’obiettivo di valorizzare la scena musicale romana e le nuove band emergenti della Capitale. Un Festival che si ispira alle kermesse live degli anni ‘70 (e da cui nasce il nome “RETAPE”) che iniziavano il pomeriggio e fino a sera inoltrata proponevano il meglio degli artisti contemporanei, una woodstock romana di due giorni che vedrà esibirsi dalle 19 in poi sul palco della Sala Petrassi 15 artisti. Le serate prevedono esibizioni di circa trenta minuti per ogni formazione in due giornate: il 26 Kutso, Mamavegas, Moseek, Giancane, Margherita Vicario,
 La Batteria, Mary in June, Massimo Giangrande, il 27 Belladonna,
 Lucio Leoni, Toot, Mokadelic, Chiara Vidonis, Vanilla Sky, Sha La La Las.
 Ospiti il 26 Federico Zampaglione, il 27 Max Gazzè e Alex Britti.
“Questo Festival è una delle tante sfide che l’Auditorium vuole portare avanti nel suo 15imo anno di vita – dichiara l’AD Josè Dosal – ovvero aprire questo tempio della musica ai giovani e variare sempre di più l’offerta musicale di questo luogo. E’ una delle nostre mission principali e dobbiamo andare avanti valorizzando tutti i generi. Nasce così l’idea di una due giorni nuova dove il palco della Sala Petrassi diventa una vetrina per i talenti emergenti di Roma e dove i giovani romani possono ascoltare musica indie rock”.

GLI ARTISTI
KuTso sono un gruppo musicale alternative rock italiano formatosi a Roma nel 2006. A febbraio hanno partecipato al Festival di Sanremo tra le nuove proposte e si sono classificati al secondo posto con il brano Elisa. I KuTso uniscono scherzo e provocazione ad un linguaggio musicale gioiosamente frenetico. La loro musica irriverente è il tappeto sonoro di testi segnati da forti dosi di simpatico disfattismo e smielato sarcasmo. I concerti, veri e propri mix esplosivi di nonsense, disperazione, movimenti inconsulti, invettive e travestimenti estemporanei trasportano il pubblico in un’atmosfera surreale e sgangherata.
Mamavegas, sei musicisti di stanza a Roma, sono una delle più consolidate realtà del panorama musicale indipendente italiano. Dal 2005, anno della loro nascita, hanno esplorato diversi paradigmi musicali, dall’indie rock al neo folk, arrivando a sviluppare un linguaggio proprio, a metà strada fra i suoni limpidi del nord Europa e la passionalità del Mediterraneo.
Moseek sono una band elettropop con un inedito senso della contemporaneità musicale e della presenza scenica. Si sono fatti conoscere per la loro partecipazione a X-Factor nel 2015, dove hanno portato la loro idea di musica non ostica, ma nemmeno banale, in cui personalizzano la lezione degli anni ‘80 e ‘90 senza passare per la via più facile, andando a occupare una posizione scoperta nel panorama italiano.
Chitarrista del gruppo folk rock Il Muro del Canto, Giancane si è imposto sulla scena musicale italiana con il suo primo album da solista Carne, uscito nel 2013. Nel novembre 2015 ha pubblicato il suo secondo disco Una Vita Al Top. La sua musica energica e i testi impegnati raccontano con toni ironici e spensierati spaccati di vita quotidiana, ridicolizzando le mode e i falsi miti della società.
Cantante, compositrice e attrice, Margherita Vicario racconta con emozionante ironia le storie in una formula molto vicina a quella del teatro canzone. Il suo album d’esordio Minimal Musical è un concept album di 9 brani nel quale è evidente la contaminazione con elementi teatrali e recitati, perché la Vicario mette in musica delle vere e proprie sceneggiature, grazie alle quali ci porta dentro al suo mondo interiore.
Unita dall’amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni italiane degli anni ’60 - ’70, La Batteria è una band della scena musicale romana con esperienze che vanno dal post-rock progressivo, al pop, al jazz sperimentale al hip hop, fino alla world music. Il loro primo disco omonimo propone un prog-funk cinematico nel quale si possono ritrovare influenze che spaziano dall’ afrobeat all’ hip hop, alla musica elettronica e al rock alternativo degli anni ‘80 e ‘90, tutte filtrate però attraverso una sensibilità ed un modo di scrivere e di suonare proiettato nella contemporaneità.
Mary in June è una band post rock/punk dalle sfumature folk e pop piacevoli e senza mezzi termini. A distanza dai 5 anni dall’album d’esordio, il loro nuovo lavoro Tuffo, prodotto da Giorgio Canali (già Cccp e Csi) racconta emozioni scaturite da esperienze vissute, ma anche temi di politica internazionale e di denuncia sociale. Il tutto su una musica che definirla punk è esagerato, di matrice emo-folk offensivo.
Musicista, produttore e songwriter, Massimo Giangrande è considerato uno dei più originali ed interessanti artisti della scena musicale italiana, capace di muoversi dalla canzone
 d’autore all’elettronica fino alla colonna sonora. A quattro anni di distanza dal disco d’esordio “Apnea”, Giangrande è tornato con il suo nuovo lavoro dal titolo “Directions” realizzato insieme al musicista e produttore Paolo Benvegnù e caratterizzato da atmosfere intense e suggestive. il brano “Chi tace acconsente” è stato incluso all’interno della compilation
 “Gibilterra Land” per la rivista XL insieme ad artisti come: Baustelle, Virginiana Miller, Le Luci della Centrale Elettrica.
I Belladonna si definiscono una band rock noir, autori di importanti colonne sonore, come quella realizzata per il film Lezioni di piano di Michael Nyman, che ha suonato il piano nel brano, o quella realizzata in collaborazione con il compositore di musica da film Pasquale Catalano per la serie Romanzo Criminale. Attivi sulla scena romana dal 2005, i Belladonna suonano una musica oscura, sensuale e potente, un mix di hard rock viscerale e di atmosfere gothic che ha portato la band a conquistare ben due nomination ai Grammy Award.
Raffinato, visionario e ironico, Lucio Leoni spazia dalla tradizione popolare, al teatro canzone, dal folk al rap, trovando una nuova sintesi tra poesia, passione e ironia. Nel 2009 ha aperto il Live Club “La Riunione di Condominio”, locale culto della scena musicale romana: il club, come ogni mito che si rispetti, muore giovane. L’esordio come cantautore avviene nel 2011, sotto il nome di Bucho: l’album si chiama “Baracca e Burattini” ed esce solo come musicassetta. Oggi Lucio è direttore artistico dell’etichetta Lapidarie Incisioni. Nel frattempo, coltiva, con cura e segretezza, la propria musica.
I TOOT sono un progetto musicale formato nel 2011, a Roma, da un’idea di Flux (produzione, basso, voci), Luca Stefanini (chitarra e voce) e Michele Lunati (produzione, batteria). Il loro sound presenta moltissime contaminazioni: dal crossover anni ’90, all’elettronica e alla techno. I loro concerti sono un’esplosione di energia, vibrazioni positive, nella continua ricerca di connessione con le persone.

I Mokadelic sono un gruppo post-rock/psichedelico italiano. La loro musica si sposta da atmosfere post-rock e neo-psichedeliche a suggestioni ambient malinconiche e rarefatte, fino ad arrivare a sonorità dense di melodiche distorsioni e implacabili crescendo, creando vere e proprie sinfonie. La band ha firmato importanti colonne sonore, da quella per il film Come Dio Comanda di G. Salvatores a quella originale per le tre stagioni di Gomorra - La serie.
Con il suo debutto discografico Tutto il resto non so dove, Chiara Vidonis ha esordito in maniera sorprendente per maturità, forza espressiva e per personalità, e ha dato prova di testi di grande respiro, capaci di affrontare le diverse sfaccettature dell’intimo umano e delle relazioni sociali. Quello che propone è un tessuto musicale dai confini abbattuti, che guarda l’orizzonte a polmoni gonfi, colmi di stimoli provenienti dalle terre natìe del rock.
Vanilla Sky sono un gruppo pop-punk/emo italiano nato nel 2002. Il gruppo si forma quando il cantante/chitarrista Brian, dei Lesa Maestà, e Luketto, batterista dei 9mm, nel febbraio 2002 decidono di unirsi. Sin dalla sua prima apparizione il quartetto si è imposto nel panorama alternativo italiano ed internazionale autoproducendo dopo solo pochi mesi di vita il primo EP Play It If You Can’t Say It Il primo vero LP della band Waiting For Something li ha lanciati come una delle più promettenti alternative italiane all’estero riscuotendo un notevole successo anche in Giappone, dove il disco ha raggiunto quasi le venti mila copie vendute.
The Shalalalas, nascono per un colpo di fulmine tra la chitarra di Alex e la voce di Sara. Dall’EP The Fucking Shalalalas (2013) ne hanno fatta di strada, producendo il loro primo LP dal titolo “There are 3 las in Shalalalas” che hanno portato in tour toccando più di 100 città in Italia e all’estero e che ha avuto come culmine la partecipazione al Primavera Sound Festival di Barcellona. Sono stati tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani 2017.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Maggio 2017, 09:26
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