Brunori Sas, stasera live a Rock in Roma: "Canzoni che scavano dentro"
di Tiziana Boldrini
Scaletta e allestimento nuovi
«Ho virato sul nuovo album ripescando qualcosa dal primo, con brani che si prestano di più ad un live all'aperto, diciamo settembrini, considerata la mia vena. Poi avevo desiderio di luce, ogni musicista avrà modo di giocare con i propri strumenti».
Come ha fatto breccia nel cuore dei fan?
«Quest'album raccoglie i frutti di anni di lavoro, ho messo più a fuoco il mio stile di scrittura e la mia visione. Sono canzoni che arrivano a livello emotivo, quasi scavano dentro, stimolando riflessioni sulla propria condizione».
Dalla laurea in economia alla musica?
«Ho vissuto la musica fin da piccolo, mia madre è diplomata in canto al conservatorio ma non ho intrapreso subito questa strada, ho esplorato prima tutti gli altri aspetti del mestiere. Non avevo velleità di cantare né di fare il frontman, anche se sotto i riflettori ci so stare».
Con ottimi risultati
«Cerco di esorcizzare l'introversione facendo lo spavaldo e l'ironico sul palco. Funziona perché stempera, il pubblico apprezza».
Nel disco molte paure, le sue?
«L'incapacità di vivere la vita reale, essendo cresciuto in piccoli contesti, da bimbo solitario. La tendenza a rimandare per non affrontare le cose, la paura della fine e del dolore, di un'umanità in declino rispetto ai miei valori».
Per superarle?
«Alcune paure sono necessarie, altre indotte perché non viviamo bene. Basta passato, bisogna concentrarsi sul presente e occuparsi del futuro».
Ha prodotto qualche artista
«Lavorare per gli altri mi fa sentire a mio agio, indago la struttura delle canzoni come se fossi spettatore, con un lavoro da artigiano».
La verità ha vinto il Premio Tenco
«Sono molto soddisfatto, certo avrei preferito che avesse vinto come migliore canzone del secolo, passato e futuro».
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Luglio 2017, 09:02
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