Maurizio De Giovanni, il nuovo giallo: "Nel 2019 smetto di scrivere"

Maurizio De Giovanni, il nuovo giallo: "Nel 2019 smetto di scrivere"

di Ida Palisi
Uno scrittore in pensione non si è mai visto. Maurizio de Giovanni asserisce che questa sarebbe la sua aspirazione quando, fra due anni, scadranno i contratti che lo vincolano a produrre almeno due libri all'anno: uno della serie dei Bastardi di Pizzofalcone e l'altro sulle avventure sentimentali, nere e surreali dell'amatissimo commissario Luigi Alfredo Ricciardi, ambientate nella Napoli degli anni Trenta. «Se posso, mi ritiro - dice lo scrittore a sorpresa da Milano, alla Mondadori di piazza Duomo - Nel 2019 sarò libero da impegni e voglio vivere». Lo scrittore napoletano è infaticabile dal 2005: oltre che con Einaudi per le due serie, non si sottrae alla tentazione delle short stories e fa spesso incursioni in raccolte con editori partenopei come Centoautori, oppure tiene corsi di scrittura noir, lezioni all'università e affianca all'attività di scrittore anche quella pubblicistica. Nonché quella di autore teatrale: ha firmato diverse sceneggiature tra cui la riduzione di «Qualcuno volò sul nido del cuculo» per la regia di Alessandro Gassman.

Insomma, è uno scrittore stanco. Ma c'è qualche ragionevole dubbio che possa trattarsi di uno stato d'animo temporaneo: l'autore è infatti alle prese con il sesto libro dei Bastardi, la cui uscita con Einaudi Stile libero è prevista per fine novembre, mentre a gennaio prossimo su Raiuno andrà in onda la serie con Gassmann nei panni dell'ispettore Lojacono, per la regia di Carlo Carlei.

«Non è vera invece la voce che voglio uccidere Ricciardi - smentisce de Giovanni - Prima o poi il ciclo finirà, ma al momento è in programma un nuovo romanzo della serie dedicata alle canzoni napoletane: si chiamerà Rondini d'inverno. Sipario per il Commissario Ricciardi e la storia avrà come riferimento la melodia di Rondinella». Concreta anche l'ipotesi di realizzare la fiction sul nobile commissario: si sta scegliendo il regista e a breve partirà il casting, per girarla poi il prossimo anno («per me - dice - l'interprete ideale sarebbe Luca Marinelli di Lo chiamavano Jeeg Robot). Sempre con la produzione della Clemart, la stessa dei telefilm sui Bastardi, la squadra di poliziotti sui generis che si muove nella Napoli di oggi. «Scrivere è un'attività molto impegnativa - ribadisce - che assorbe tutto il mio tempo. Se me lo lasceranno fare, smetterò».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Ottobre 2016, 11:40
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