Totò, 50 anni senza il principe della risata: gli sketch più belli

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di Luigi Garofalo
La sera del 13 aprile 1967 all’autista, Carlo Cafiero, che lo accompagna a casa a bordo della sua Mercedes, Totò confessa: "Cafie', non ti nascondo che stasera mi sento una vera schifezza”. 
Antonio De Curtis muore a Roma alle tre e trenta del 15 aprile 1967. Ecco le sue ultime parole: “Mi sento male…portatemi a Napoli”. Il 17 aprile alle ore 11:20 la salma viene portata nella chiesa di Sant'Eugenio in viale Belle Arti e dopo una semplice benedizione inizia l'ultimo suo viaggio a Napoli, la città natale. 
In questo video ricordiamo il Principe della risata con tre sketch tratti da: “Totòtruffa 62”, “La banda degli onesti” e “Totò, Peppino e la…malafemmina”. 

Accogliendo una proposta di Renzo Arbore, da sempre appassionato del grande artista, l’Università degli Studi di Napoli Federico II pochi giorni fa ha conferito ad Antonio de Curtis la Laurea honoris causa alla memoria in 'Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria’. Questa la motivazione: "per aver incarnato e portato sullo schermo tutte le 'articolazioni' dello spettacolo: dalla mimica alla comica, che gli riuscivano particolarmente spontanee, a quella teatrale e cinematografica, acquisite da una lunga esperienza personale che Totò ha vissuto e saputo catturare. Una cultura che rispecchia anche una napoletanità nobile che, nella sua carriera artistica e sociale, ha sempre rappresentato naturalmente".




 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2017, 22:56
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