Miss Peregrine, Tim Burton: “La mia Scary Poppins, oggi il vero orrore nei tg”

Miss Peregrine, Tim Burton: “La mia Scary Poppins, oggi il vero orrore nei tg”

di Michela Greco
Una bambina volante dalle scarpe “modificate” che la tengono ancorata a terra, un bimbo invisibile, una ragazza dalle mani infuocate e una piccola, dolce bambolina che nasconde una bocca famelica sulla nuca. Sono solo alcuni degli ospiti speciali della casa di Miss Peregrine («la mia Scary Poppins»), il luogo al centro del nuovo film di Tim Burton.

Il regista californiano specializzato nelle fiabe dark ha accompagnato ieri a Roma Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali, un inno all’orgoglio della diversità, alla capacità di trasformare le proprie stranezze in punti di forza... al punto che i suoi piccoli protagonisti ci appaiono come dei supereroi anziché come dei freak. Tratto dal bestseller di Ransom Riggs, il nuovo film di Burton (al cinema dal 15 dicembre) segue le vicende di Jake (Asa Butterfield), un adolescente che soffre del fatto di essere uno «che non lascia traccia» e che, alla morte improvvisa del nonno (Terence Stamp), si ritrova catapultato in un’altra dimensione e in un altro tempo, ovvero nel settembre 1943, durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale. Lì conoscerà i bambini speciali di Miss Peregrine (Eva Green), che vivono isolati per difendersi dalla cattiveria del mondo.
 
 


«Quando andavo a scuola c’erano persone che venivano additate come strane e c’erano quelli molto bravi nello sport: tutti erano incasellati in qualche categoria - ha spiegato Burton - Forse erano dinamiche della cultura suburbana di Burbank, il luogo in cui sono cresciuto, ma avevo la brutta sensazione che tutti volessero metterti al tuo posto. È una logica a cui ho sempre opposto resistenza perché etichettare le persone non aiuta nessuno. Credo che questa lotta costante sia persino peggiorata con i social media e internet, che consentono alle persone di dire le peggiori cose sugli altri senza assumersene la responsabilità».

Zeppo di citazioni e rocambolesco nelle sue invenzioni visive, Miss Peregrine è un omaggio a grandi film fantastici del passato e un’esortazione ad andare fieri delle proprie peculiarità: «Spesso si dice delle persone che sono strane - ha aggiunto il regista - a me lo dicevano sempre quando ero piccolo, ma io mi sentivo molto normale. Da bambino mi piacevano i mostri, ma non credo che fosse poi così strano». Le cose più strane e spaventose sono intorno a noi, più che nei libri o nei film: «La realtà è molto più fantastica di qualsiasi creazione si possa immaginare - conclude Burton - per trovare i veri mostri, oggi, basta guardare un telegiornale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2016, 09:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA