Cannes, è 'Square' di Ruben Ostlund il miglior film. Tutti gli altri premi
di Ilaria Ravarino
A uscire vincitrici sono state soprattutto le donne, con tre premi assegnati ad autrici: la camera d'or per il miglior esordio a Leonor Serraille con Jeune Femme, la miglior sceneggiatura (in ex aequo con The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos) a Lynne Ramsay con You Were Never Really Here e il simbolico (e quasi storico) premio alla regia a The Beguiled di Sophia Coppola, che tra i ringraziamenti affidati alla regista Maren Ade ha citato Jane Campion come «guida e modello».
Ai due favoriti per i premi maggiori sono andati comunque dei riconoscimenti importanti, il Grand Prix a 120 battements par minute di Robin Campillo, salutato da quasi un minuto di standing ovation, e il premio della giuria al dramma russo Loveless. E se a Nicole Kidman è andato un premio di consolazione leggermente farlocco, «lo speciale settantesimo», tra le attrici a vincere è stata Diane Kruger per In the Fade di Fatih Akin: «Non posso accettare questo premio - ha detto - senza ricordare le tante persone le cui vite sono state segnate da un atto di terrorismo».
Tra gli attori a stravincere è stato Joaquin Phoenix, ancora per il film di Ramsay, talmente disinteressato al glamour della cerimonia da presentarsi sul palco in scarpe da ginnastica: «Grazie al festival, alla regista, ad Amazon che ha prodotto il film», ha dichiarato. La rivale Netflix, per il momento, torna invece a casa a mani vuote.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Maggio 2017, 08:50
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