Cannes, è 'Square' di Ruben Ostlund il miglior film. Tutti gli altri premi

Cannes, è 'Square' di Ruben Ostlund il miglior film. Tutti gli altri premi

di Ilaria Ravarino
Un film sulla distanza che separa le persone, sulla difficoltà di colmare questo baratro di indifferenza e sulla totale incapacità dell'arte (contemporanea) di essere d'aiuto. Sarcastico e acuto, sufficientemente intellettuale per accontentare i gusti di un festival come Cannes ma capace di farsi amare anche da un pubblico più largo, The Square dello svedese Ruben Östlund - ancora senza distribuzione in Italia - ha vinto ieri la Palma d'Oro. Ad annunciarlo il presidente di giuria Pedro Almodovar, in coppia con Juliette Binoche, che in apertura di cerimonia aveva cantato «buon compleanno» al festival per celebrarne il settantenario. Più brillante e leggera del solito - complice l'umorismo un po'cialtrone del giurato Will Smith e il carattere del presidente Almodovar - la premiazione del concorso ha accontentato quasi tutti i papabili. 

A uscire vincitrici sono state soprattutto le donne, con tre premi assegnati ad autrici: la camera d'or per il miglior esordio a Leonor Serraille con Jeune Femme, la miglior sceneggiatura (in ex aequo con The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos) a Lynne Ramsay con You Were Never Really Here e il simbolico (e quasi storico) premio alla regia a The Beguiled di Sophia Coppola, che tra i ringraziamenti affidati alla regista Maren Ade ha citato Jane Campion come «guida e modello». 

Ai due favoriti per i premi maggiori sono andati comunque dei riconoscimenti importanti, il Grand Prix a 120 battements par minute di Robin Campillo, salutato da quasi un minuto di standing ovation, e il premio della giuria al dramma russo Loveless. E se a Nicole Kidman è andato un premio di consolazione leggermente farlocco, «lo speciale settantesimo», tra le attrici a vincere è stata Diane Kruger per In the Fade di Fatih Akin: «Non posso accettare questo premio - ha detto - senza ricordare le tante persone le cui vite sono state segnate da un atto di terrorismo».

Tra gli attori a stravincere è stato Joaquin Phoenix, ancora per il film di Ramsay, talmente disinteressato al glamour della cerimonia da presentarsi sul palco in scarpe da ginnastica: «Grazie al festival, alla regista, ad Amazon che ha prodotto il film», ha dichiarato. La rivale Netflix, per il momento, torna invece a casa a mani vuote.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Maggio 2017, 08:50
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