Anna Galiena a Leggo: "La mia vita, da San Giovanni a Hollywood. Dustin Hoffman? Uno spasso"

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di Emiliana Costa
ROMA - “A vent’anni sono andata via di casa, detestavo la vita borghese imposta da mio padre. Mi aveva tolto dalla scuola di ballo del Teatro dell’Opera e voleva che diventassi docente universitario. Ma io cercavo altri valori”. E’ il racconto di Anna Galiena, l’attrice romana che in quarant’anni di carriera ha conquistato Broadway e ha lavorato con i più grandi registi internazionali, da Elia Kazan a Patrice Leconte. “Il periodo americano – racconta l’artista, ieri ospite a Leggo in veste di ‘direttore per un giorno’ – è stato effervescente. Ho debuttato come Giulietta nella tragedia di Shakespeare e nel 1980 sono entrata all’Actors Studio. Lì ho conosciuto attori del calibro di Robert De Niro, Al Pacino, Paul Newman. Il più simpatico era Dustin Hoffman, non la finiva mai di parlare. Sembrava un ragazzino”.

Galiena – reduce dal grande successo televisivo “Romanzo Famigliare” e fino al 4 febbraio al Teatro Parioli di Roma con “Notte di follia”, adattamento della pièce di Josiane Balasko, per la regia di Antonio Zavattieri – continua a raccontare la sua vita controcorrente: “Nel 1984 ho deciso di tornare a Roma. Mi avevano proposto di prendere la cittadinanza americana, ma avrei dovuto rinunciare a quella italiana e non ce l’ho fatta. E poi temevo di diventare come loro, troppo ambiziosa. Come Melanie Griffith”.

Ma i primi “anni romani” non sono semplici e dopo alcune collaborazioni l’attrice vola in Francia. “In Italia trovavo produttori che invece di farti leggere la parte, ti chiedevano se fossi fidanzata. A Parigi invece è arrivata la grande occasione con ‘Il marito della parrucchiera’ di Leconte”.

Negli anni ’90 l’attrice lavora con registi italiani e stranieri e nel 2002 viene diretta da Tinto Brass. “Era dieci anni che mi proponeva progetti, voleva fare il vero cinema. Poi è arrivato ‘Senso ‘45’. Una pellicola dalla sceneggiatura bellissima. Peccato che quando abbiamo iniziato a girare sia riemersa la tendenza a fare altro. Durante la lavorazione ci sono stati strappi e tensioni”.

Galiena, che oggi abita a Parigi, ha svelato quali sono le zone di Roma che preferisce: “Quando venivano a trovarmi gli amici, li portavo per i vicoli più nascosti. Il mio itinerario partiva dalle sponde dell’Isola Tiberina e poi all’improvviso ‘esplodeva’ l’Ara Coeli. Quando giri la Capitale devi perderti”.

E parlando del caso molestie sessuali a Hollywood, conclude: “Si chiama abuso di potere e ne sono vittime donne e uomini. Fa più colore parlare delle attrici, ma subiscono questo orrore anche operaie e operai. Ovviamente va combattuto”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Febbraio 2018, 17:29
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