Volo cancellato o in ritardo, come richiedere il rimborso con un'app

Volo cancellato o in ritardo, come richiedere il rimborso con un'app
Per ogni volo in ritardo, cancellato o in overbooking preso negli ultimi 3 anni si ha diritto fino a 600 euro di risarcimento. E' quanto stabilisce il Regolamento dell'Unione europea CE 261 del 2004, secondo cui i passeggeri devono essere risarciti finanziariamente se il loro volo è stato cancellato o era in sovraprenotazione (overbooking) o se è arrivato con tre ore di ritardo o oltre, a meno che il ritardo non sia attribuibile a circostanze straordinarie fuori dal controllo della compagnia aerea, come sciopero o cattive condizioni meteorologiche.

Per controllare se si ha diritto al risarcimento - e in caso cercare di ottenerlo - negli ultimi anni sono nate diverse soluzioni, tra cui quella offerta dall'App 'AirHelp' (sistema operativo iOS e Android, sia per smartphone che tablet).

Come funziona - Si inviano i dettagli del volo e, se ci sono le condizioni corrette, la procedura sarà avviata. Il denaro arriverà direttamente sul conto bancario appena il reclamo verrà vinto. La società tratterrà una quota (come spesa amministrativa) solo in caso di risarcimento, pari al 25%. "Se non sarai pagato, non saremo pagati nemmeno noi" si legge sul sito.

Dove si applica la legge? - Dato che il Regolamento CE 261 è una legge europea, si applica solo nello spazio aereo dell'Ue, ma non bisogna essere cittadini residenti in Unione europea per reclamare un risarcimento. "Questo significa che il tuo volo deve essere partito da un aeroporto in Ue (con qualsiasi compagnia aerea) o arrivato in Ue (con una compagnia aerea europea) o da Islanda, Norvegia o Svizzera" ricorda 'AirHelp'.

A cosa si ha diritto? - Il risarcimento per volo in ritardo, cancellazione o sovraprenotazione va da 250 a 600 euro per passeggero. L'ammontare cambia in base alla distanza del volo e del ritardo totale alla destinazione finale. "Ricorda che il risarcimento si aggiunge all'assistenza al cliente mentre aspetti" che "dovrebbe includere: bevande, cibo, alloggio (se ri-prenotato per il giorno successivo), trasporto sino all'alloggio, telefonate".

Nel caso si riceva notizia della cancellazione 14 giorni o più prima della data programmata di partenza (o il vettore offra un'alternativa per la stessa tratta con un programma simile a quello del volo originale) non si ha diritto al risarcimento.

Per le cancellazioni che avvengono a causa di circostanze straordinarie, la compagnia aerea deve comunque fornire almeno uno tra: rimborso del biglietto (totalmente o per la parte non utilizzata); trasporto alternativo per raggiungere la tua destinazione finale; ri-prenotazione per una data successiva in base alla preferenze e soggetta alla disponibilità di posti.

Overbooking - In caso di sovraprenotazione le compagnie aeree sono obbligate innanzitutto a cercare volontari che rinuncino alla propria prenotazione in cambio di benefici. Il vettore aereo deve offrire un rimborso completo o un re-imbarco.

Dove i volontari scelgano il re-imbarco, la compagnia deve fornire ulteriore assistenza, se necessario. Questa può includere cibo, telefonate, sistemazione in albergo (per una o più notti) e il trasporto tra aeroporto e luogo di sistemazione.

Se non si vuole rinunciare alla propria prenotazione ma venga negato l'imbarco dalla compagnia aerea, si ha immediatamente diritto da 250 a 600 euro per passeggero - oltre al rimborso totale del biglietto.

Stati Uniti - I passeggeri aerei negli Usa sono protetti da rigide normative federali sull'imbarco negato e possono ottenere un risarcimento. Tuttavia, gli Stati Uniti non seguono e non hanno regole simili a quelle europee in materia di voli in ritardo o cancellati.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Febbraio 2017, 13:05
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