La dieta giapponese sfida quella Meditarranea: il digiuno per vivere meglio

La dieta giapponese sfida quella Meditarranea: il digiuno per vivere meglio
Per vivere a lungo bisogna mangiare una volta al giorno: parola dei giapponesi, noti per la loro longevità. Nel Sol Levante è ammesso solo un pasto, preferibilmente a cena, e ci si abitua presto allo stomaco che brontola.

Yoshinori Nagumo, presidente dell'International Anti Aging medical Society e della Nagumo Clinic e specializzato in terapie anticancro, ha scritto un libro dal titolo "Il magico potere del digiuno" edito da Vallardi in cui spiega il metodo giapponese per mantenersi in salute e rallentare l'invecchiamento. "Studi recenti - dice - hanno dimostrato che la fame ha un impatto fondamentale sul benessere fisico. Il brontolio dello stomaco è un segnale che, a livello cellulare, nell'organismo avvengono reazioni positive che fanno addirittura ringiovanire". 

Gli esperimenti condotti sugli animali hanno dimostrato che con una restrizione calorica del 40 per cento si ottiene un aumento della longevità del 50 per cento. Il digiuno riduce il grasso e attiva le sirtuine, i "geni della longevità", proteine che producono un aumento della durata della vita.
"La dieta di un solo pasto al giorno – conclude Nagumo – che vi piaccia o no, vi farà sentire affamati. Per reazione, il vostro girovita si ridurrà gradualmente. Durante quel processo, le cellule adipose secerneranno un ormone miracoloso: l'adiponectina che previene l'arteriosclerosi e pulisce il sangue".

LA DIETA DEL DIGIUNO IN 9 PASSI

1) Per i giapponesi innanzitutto è necessario ridurre del 20% le proprie pietanze. Le porzioni saranno automaticamente limitate. 

2) Eliminare la colazione, un consiglio che va contro corrente rispetto alle teorie dei nutrizionisti. L'unica concessione riguarda i liquidi, ma niente caffè, solo un succo di frutta.

3) Per chi non riesce a saltare il pranzo, il consiglio resta quello di mangiare poco. Meglio optare per alimenti a basso indice glicemico. Carboidrati solo integrali se non si possono evitare. L'ideale è però un frutto di stagione, consumato possibilmente con la buccia, che previene l'invecchiamento. 

4) Secondo Yoshinori Nagumo l'unico pasto andrebbe consumato a cena. Non conta la quantità, ma la qualità.

5) Evitare di consumare qualsiasi cosa, anche il tè verde e il caffè, a stomaco vuoto. Gli effetti collaterali dell'assunzione di caffè nero forte a stomaco vuoto comprendono vomito, vertigini, produzione eccessiva di saliva e diarrea. E sono il risultato della stimolazione del sistema nervoso parasimpatico.

6)  Tre parametri da tenere sotto controllo: colesterolo, glicemia e pressione sanguigna. 

7) Lo zucchero fa invecchiare l'organismo ma anche accorcia l'aspettativa di vita. I pericoli del fumo di sigaretta sono ormai noti, ma ben pochi sanno che lo zucchero provoca molti più danni alla salute della sigaretta. La tossicità dello zucchero non solo contribuisce ad aumentare il rischio di arteriosclerosi, ictus e patologie cardiache, ma accresce anche il grasso viscerale.

8) Per irrobustire le ossa e dare loro la giusta dose di calcio bisogna camminare molto.

9) Molto importante è coricarsi e alzarsi di buon'ora. Il momento migliore per dormire bene e tutta la notte è coricarsi subito dopo cena. Contrariamente a quello che si pensa sull'andare a letto dopo mangiato. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Maggio 2017, 10:40
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