Tumori, in Italia oggi si muore di meno: la chiave della svolta

Tumori, in Italia oggi si muore di meno: la chiave della svolta

di Antonio Caperna
Migliore adesione ai programmi di screening, efficacia delle campagne di prevenzione e nuove armi terapeutiche stanno cambiando la storia della lotta al tumore. 
Il risultato è evidente: per la prima volta diminuiscono in Italia i decessi per tumore con 1.134 morti in meno registrate nel 2013 (176.217) rispetto al 2012 (177.351). E così in 17 anni (1990-2007) i cittadini che hanno sconfitto il cancro sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne). 

Passi in avanti ottenuti anche grazie all'oncologia di precisione, che determina una vera e propria rivoluzione del modo di pensare il cancro: l'obiettivo è individuare le singolarità genetiche dei diversi tipi di tumore, per impostare la cura in rapporto alle esigenze di ogni paziente. A questo nuovo approccio l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha dedicato ieri un convegno nazionale presso il Ministero della Salute. 

Un esempio è nel il tumore al polmone e il nuovo farmaco crizotinib, superiore ai regimi di chemioterapia standard nel prolungare la sopravvivenza. Primo inibitore orale mirato al recettore della tirosin chinasi, che ha come bersaglio la proteina derivata dal riarrangiamento del gene Alk, il farmaco è già disponibile in Italia per il trattamento di seconda linea e l'Aifa ha recentemente autorizzato la rimborsabilità anche per il trattamento di prima linea in pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule Alk positivo in stadio avanzato. 

«Oggi sappiamo che non esiste il tumore ma i tumori e che la malattia si sviluppa e progredisce diversamente in ogni persona afferma il professor Carmine Pinto, presidente Aiom -. Perché il paziente possa ricevere una terapia di precisione sono necessarie una diagnosi accurata e una definizione del profilo molecolare della malattia con test specifici. L'oncologia di precisione cambia anche il concetto di appropriatezza, diventa cioè necessario verificare se il paziente riceva il test molecolare e la terapia indicati, così si possono ottenere risparmi notevoli per il sistema, evitando trattamenti inutili e le tossicità per i pazienti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Marzo 2017, 09:20
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