I peti dicono molto sulla nostra salute:
tutto quello che c'è da sapere

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Non sono fenomeni a cui fa piacere assistere, specie se a farlo sono gli altri, ma le flatulenze, soprendentemente, possono indicare molto sul nostro stato di salute.

I peti, d'altronde, sono le naturalissime conseguenze della combinazione di attività batterica intestinale e ingestione di aria che può avvenire in vari modi, non solo attraverso il cibo, ma anche masticando semplicemente delle gomme. Come riporta HealtyAndNaturalWorld.com, avere flatulenze con regolarità indica un giusto consumo di fibra e una regolare attività batterica nell'intestino. In alcuni casi, però, è bene non sottovalutare le flatulenze anomale, sia dal punto di vista del rumore, sia da quello dell'odore prodotto.

Almeno l'1% del gas prodotto dal nostro intestino non è inodore, e questo è dovuto all'idrogeno solforato (o acido solfidrico) prodotto durante la digestione di alcuni cibi in particolare: non stupitevi se l'olezzo non proprio piacevole corrisponde con la digestione di alimenti come carne rossa, broccoli, cavolfiori, fagioli e latticini.
Se la frequenza è maggiore e l'odore davvero insopportabile, dovreste iniziare a preoccuparvi: in molti casi può significare una possibile intolleranza al lattosio, ma anche sindrome dell'intestino irritabile, celiachia o gastroenterite.

Se poi vi siete chiesti perché alcune flatulenze siano del tutto inodori, sappiate che non si tratta di alcuna anomalia: i peti che non emanano alcun odore sono semplicemente il risultato di aria e gas accumulati nell'organismo parlando o bevendo acqua gassata, praticamente sono come i rutti, semplicemente espulsi da un orifizio diverso dalla bocca.

Produrre peti frequentemente, di per sé, non costituisce un allarme per la salute: l'uomo, in media, lo fa venti volte al giorno. Avere una media superiore può indicare non solo disturbi alimentari, come intolleranza al lattosio o al frumento, ma per la stessa natura degli alimenti è abbastanza frequente nelle diete ricche di verdure e carboidrati, come quelle vegane.

C'è poi l'annosa questione che accompagna l'umanità sin dalla notte dei tempi: trattenere o no i peti? Apparentemente, evitare di farli sfuggire sembra non comportare problemi per la salute, ma i medici consigliano, ove possibile, di non farlo, perché i gas non scompaiono magicamente e possono portare a gonfiori e dolori addominali.

Non indica invece alcun pericolo per la salute la differenziazione tra i peti silenziosi e quelli rumorosi: non sono due tipi di flatulenze diverse, bensì dipendono dalla postura del nostro corpo al momento dell'espulsione dei gas. Non c'è alcuna differenza neanche tra uomini e donne: la frequenza e la composizione dei peti sono esattamente le stesse, indipendentemente dal sesso.

Se quanto avete letto finora non vi ha schifato né scandalizzato, siete pronti a leggere le prossime righe; in caso contrario, vi suggeriamo di interrompere la lettura. A sorpresa un gruppo di ricercatori dell'università di Exeter, in Gran Bretagna, ha scoperto che l'odore delle proprie flatulenze, per quanto sgradevole, potrebbe avere effetti benefici per la protezione dei mitocondri delle cellule e contro il cancro. Le funzioni dei mitocondri non vanno assolutamente sottovalutati: da anni la scienza ha ampiamente dimostrato la loro importanza per prevenire malattie come ictus, insufficienza cardiaca, diabete e demenza senile. Volete essere in salute? A meno che non siate in un luogo pubblico, non trattenetevi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2016, 18:14
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