Bambini e alimentazione: più merendine al Nord, ma più obesi al Sud. Ecco perché

Bambini e alimentazione: più merendine al Nord, ma più obesi al Sud. Ecco perché

di Lorena Loiacono
La merendina spacca in due l'Italia, se ne consuma di più al nord ma i problemi di obesità sono soprattutto al sud. Ed è così che crolla il pregiudizio sullo snack confezionato: non è responsabile dell'obesità.

La merendina che si compra negli scaffali del supermercato, infatti, non fa ingrassare. A svelarlo è uno studio dell'Aidepi, l'Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, che incrociando i dati del ministero della salute e del'Istat, spiega il paradosso: al Nord il consumo di merendine è di 2,2 kg a persona ogni anno mentre i bambini in sovrappeso sono il 24,7%, la quota più bassa d'Italia, mentre al Sud il consumo pro capite di merendine l'anno è di 1,6 kg ma l'obesità è al 37,8%.

Al Centro invece si resta nella media sia per il sovrappeso al 30,6% che per i consumi pari a 2,1 kg l'anno. Come è possibile? A pesare di più sulla forma fisica dei ragazzi sono gli stili di vita. La differenza la fanno lo sport, l'attività fisica e la vita sedentaria, il consumo di frutta e verdura e la famigliarità con una vita sana. Al Nord pratica sport il 70% dei ragazzi in età compresa tra 6 e 10 anni mentre nel Sud e nelle Isole la soglia scende inesorabilmente al 45%.

«Non è corretto - spiega Valeria Del Balzo, biologa nutrizionista - stilare liste di alimenti buoni e cattivi. È sbagliato demonizzare un alimento e additarlo come responsabile di un fenomeno così complesso come l'obesità. Le merendine sono monoporzione ed è più semplice quantificarne calorie e valori energetici. Mediamente una merendina va dalle 110 alle 200 calorie, pari al 6-7% di calorie consigliate in una dieta per ragazzi. Con un dolce fatto in casa bisogna fare attenzione alle porzioni».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Ottobre 2016, 09:36