'Rosalyn', storia brillante al Verdi con Alessandra Faiella e Marina Massironi

'Rosalyn', storia brillante al Verdi con Alessandra Faiella e Marina Massironi

di Olga Battaglia
Esther, scrittrice di best seller di successo, viene convocata negli uffici della polizia di Detroit come persona informata dei fatti. C'è di mezzo una penna stilografica d'oro ritrovata nel risvolto dei pantaloni di un cadavere abbandonato in una discarica. Che cosa c'entri Esther con la vicenda si capirà piano piano mentre la sua testimonianza riavvolge una storia raccontata per flashback dove compare una certa Rosalyn, una donna delle pulizie conosciuta a Toronto durante il tour canadese di presentazione del suo ultimo libro. Trattandosi di un thriller, vietato rivelare altro, anche perché in Rosalyn, di scena da questa sera al Teatro Verdi, la commedia in chiave noir firmata da Edoardo Erba che si è concesso il lusso giocoso di un'ambientazione americana un po' alla True Detective, non si contano le sorprese e i ribaltamenti di prospettiva. 

«Esther e Rosalyn non sono quel che sembrano, hanno un doppio fondo dice l'autore una zona d'ombra che, emergendo, cambia l'ordine delle cose». Parecchia suspense, insomma, ma con leggerezza, viste soprattutto le due protagoniste, Marina Massironi (Rosalyn) e Alessandra Faiella (Esther), due attrici dallo spiccato temperamento comico, chiamate a una prova di sfumature psicologiche. «Va bene che si rida ma non troppo scherza Massironi altrimenti vuol dire che non stiamo facendo bene». D'accordo anche Faiella: «Ho verificato con gioia che il pubblico è contento di essere sorpreso, vedendoci in questa versione inedita. Si aspetta la battuta, noi tiriamo fuori lo spessore psicologico». A tenere le redini del gioco, la regia di Serena Sinigaglia. «Amo i gialli a teatro, permettono di lavorare sulle tensioni tra i personaggi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2017, 09:14
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