Morbillo, è allarme: casi aumentati di 60 volte in Europa. Boom a Milano, tutti i dati

È quanto si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione Europea, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Unicef

Morbillo, è allarme: casi aumentati di 60 volte in Europa. Boom a Milano, tutti i dati

di Redazione web

«Negli ultimi tre anni, più di 1,8 milioni di bambini nella regione europea dell'Oms non hanno potuto vaccinarsi contro il morbillo. La conseguenza di ciò è un aumento di 60 volte del numero di casi di morbillo nel 2023 rispetto al 2022». È quanto si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione Europea, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Unicef in occasione della European Immunization Week 2024 (21-27 aprile). «La nostra determinazione a garantire i benefici della vaccinazione a tutti e ovunque non deve vacillare», continuano le tre istituzioni internazionali.

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Morbillo in Europa, è allarme

«Insieme, continueremo ad aumentare la consapevolezza sui benefici della vaccinazione e ad aumentare la fiducia nei vaccini per sostenere la domanda pubblica di vaccini, ora e in futuro. Allo stesso tempo, continuiamo a contribuire a garantire che i sistemi sanitari siano adeguatamente preparati per qualsiasi epidemia e futura pandemia», concludono.

Tra marzo 2023 e febbraio 2024 in Europa sono stati registrati 5.770 casi di morbillo e almeno 5 decessi dovuti alla malattia infettiva. Nello stesso periodo, si è registrato un aumento di 10 volte dei casi di pertosse rispetto ai due anni precedenti. Sono i dati preliminari resi noti questa mattina dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) in occasione della European Immunization Week. «È scoraggiante vedere che, nonostante decenni di progressi ben documentati nella sicurezza ed efficacia dei vaccini, nei Paesi dell'Ue e dello Spazio Economico Europeo e a livello globale si affrontino ancora focolai di diverse malattie prevenibili con il vaccino», ha detto in una nota la direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon. «I vaccini hanno protetto molte generazioni e dovremmo assicurarci che continuino a farlo». L'agenzia europea ha ricordato che a correre i maggiori rischi, sia per il morbillo sia per la pertosse, sono i bambini più piccoli di un anno che sono ancora troppo piccoli per essere completamente protetti dal vaccino. Nel caso del morbillo, è essenziale il ruolo dell'immunità di gregge. «Il morbillo si diffonde molto facilmente, quindi, un'alta copertura vaccinale, di almeno il 95% della popolazione vaccinata con due dosi è essenziale per interrompere la trasmissione», spiega l'Ecdc.

Nel caso della pertosse, «per proteggerli al meglio, è essenziale essere sicuri che tutti i vaccini raccomandati contro la pertosse siano somministrati in tempo. La vaccinazione durante la gravidanza può anche proteggere i bambini piccoli», conclude l'agenzia europea.

Morbillo, il caso Milano: boom di casi

Dopo essere praticamente sparito durante la pandemia, dall'autunno dello scorso anno a Milano è tornato il morbillo. Da settembre 2023 a marzo 2024, secondo un'analisi pubblicata su Eurosurveillance, rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control, sono stati registrati 30 casi di infezione, più di un terzo di tutti i casi registrati da agosto 2019 ad agosto 2023. Tredici dei casi sono stati confermati dalle analisi. Per otto di loro è stato necessario il ricovero. Secondo la ricerca, coordinata dall'Università degli Studi di Milano, la gran parte delle persone infettate sono adulte (con un'età media di 33 anni) e la maggioranza delle infezioni è correlata a viaggi all'estero (Indonesia, Malesia, India, Uzbekistan, Thailandia). Non mancano però i casi autoctoni. Due, in particolare, sono stati confermati e le analisi genetiche hanno mostrato che i due pazienti sono stati infettati dallo stesso ceppo del virus del morbillo. Nonostante ciò, tra i due casi non è stato rilevato nessun collegamento epidemiologico: ciò «suggerisce la presenza di casi non riportati», sottolineano i ricercatori. Tra le persone infettate, c'è anche un operatore sanitario che aveva ricevuto due dosi di vaccino e che probabilmente è stato infettato da uno dei pazienti ricoverati in Pronto Soccorso. «Il morbillo è in aumento nella Città metropolitana di Milano e nelle zone limitrofe, soprattutto tra gli adulti, coinvolgendo anche i vaccinati e gli operatori sanitari», si legge nello studio.

«Anche se non abbiamo ancora identificato epidemie estese e dirompenti, il rafforzamento della sorveglianza della febbre e delle eruzioni cutanee e le attività di vaccinazione di recupero sono fondamentali per contribuire a limitare l'impatto della trasmissione transfrontaliera a seguito di viaggi verso Paesi endemici e facilitare il controllo di nuovi focolai», concludono i ricercatori.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 16:51
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