AstraZeneca si difende dopo le polemiche sulla sicurezza del vaccino anti Covid sviluppato dall'Università di Oxford. L'azienda farmaceutica riporta i dati ufficiali sulle reazioni avverse più gravi riscontrate finora sulla popolazione dell'Unione Europea e del Regno Unito.
AstraZeneca: «Solo 37 reazioni avverse su 17 milioni»
«Su un totale di 17 milioni di vaccinati, finora ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 eventi di embolia polmonare segnalati tra coloro a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all'8 marzo» - spiega AstraZeneca - «Un numero tale di eventi è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati».
Inoltre, precisa l'azienda, «negli studi clinici, anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo dei soggetti vaccinati» e «non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60.000 partecipanti arruolati».
«Circa 17 milioni di persone nell'UE e nel Regno Unito - ha affermato Ann Taylor, Chief Medical Officer - hanno ricevuto il nostro vaccino e il numero di casi di coaguli di sangue segnalati in questo gruppo è inferiore alle centinaia di casi che ci si aspetterebbe tra la popolazione generale. La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica».
AstraZeneca: «Nessun problema su qualsiasi lotto»
In termini di qualità, «non ci sono problemi confermati relativi a qualsiasi lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo». Lo afferma AstraZeneca. «Ulteriori test - precisa l'azienda - sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione». Durante la produzione del vaccino vengono condotti «più di 60 test di qualità da AstraZeneca, dai suoi partner e da più di 20 laboratori di test indipendenti».
Tutti i test, spiega AstraZeneca, devono soddisfare criteri rigorosi per il controllo di qualità e questi dati vengono inviati alle autorità regolatorie all'interno di ciascun paese o regione per una revisione indipendente prima che qualsiasi lotto possa essere rilasciato nei paesi. «La sicurezza del pubblico - afferma l'azienda - sarà sempre al primo posto.
L'Aifa: «Allarme ingiustificato»
«Ingiustificato l'allarme sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca». Lo scrive in una nota l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sottolineando che i casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino «hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi». Aifa sottolinea «che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione» e «rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Marzo 2021, 08:14
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